Sgarbi : ”I fondi russi sono una bufala totale“

Il critico d’arte,Vittorio Sgarbi, candidato alle prossime elezioni, intervenuto a Casa Italia Radio nel Buongiorno Casa Italia con Giovanni Lacagnina , esclude il coinvolgimento dell’Italia sui fondi elargiti dalla Russia e definisce la linea politica del centro sinistra un autentico bluff.


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Abbiamo con noi Vittorio Sgarbi, buongiorno.

Buongiorno a tutti.

Vittorio qual’è il tuo pensiero su quanto sta accadendo in questa infuocata campagna elettorale. I finanziamenti russi, la crisi energetica e tante altre situazioni che poi vedremo nel corso di questa bella chiacchierata.

I finanziamenti russi sono una bufala totale, un tentativo di influenzare la campagna elettorale, a parte che molti italiani non lo possono confessare, ma non sono affatto anti russi e quindi è una posizione del governo, una posizione contro un paese aggredito ma, dovendo decidere fra garantire la nostra sopravvivenza o sostenere con le armi gli ucraini, io credo che gli italiani, molti italiani, non avrebbero nulla in contrario a qualunque rapporto con Putin, anche per il tentativo di persuaderlo a finire la guerra. Ora tutto questo, ovviamente, è il nostro punto di vista personale, poi la posizione della Meloni, cioè del prossimo presidente del Consiglio atlantista, non consente altro che seguire la linea di Biden e degli americani. Quindi nulla che riguardi finanziamenti a nessuno. Il Partito democratico non ha alcuna proposta, altro che sacche di resistenza sempre più strette che io, tra l’altro, sto cercando di far saltare a Bologna, dove sono candidato contro Casini, che è un’altra contraddizione, il Partito democratico da una parte prende come alleato Fratoianni che è antiamericano, che è più vicino a Putin che alla Nato e rinuncia a Calenda, anzi Calenda rinuncia a lui e in compenso candida un democristiano che è stato uomo di Berlusconi per anni, che è Casini. Io credo che l’elettore avrà una forma di resistenza e quindi non lo voterà. Per quello che mi riguarda io non ho nessuna posizione che non sia testimoniata dalle tante cose che ho fatto in modo assolutamente autonomo e individuale, a partire dalla cittadinanza a Mimmo Lucano, che era uno dei simboli dell’antagonismo a tutto il centrodestra, quindi, a questo punto non esiste una proposta riconoscibile del partito disperso, come lo chiamo io, la confusione regna sovrana, e quindi è probabile che l’ultimo sondaggio ,che tu non puoi dare, ma che io ho letto, quello del 9 settembre, dia il 27% che va verso il 30 la Meloni e il 20% che va verso il 18 % a Letta. Quindi non mi pare una partita su cui ci sono particolari sorprese. Occorrerà capire come il centrodestra riuscirà a dare un’immagine di capacità di affrontare i grandi argomenti che conosciamo.

Ma in questa campagna elettorale poi c’è un candidato occulto per il centro sinistra che potrebbe essere Draghi, o chi per lui, con questa famosa intoccabile agenda Draghi

È un’agenda che non esiste, è stata inventata da Calenda e da Renzi e in parte condivisa dal Pd, salvo allearsi con Fratoianni e con la sinistra radicale, quindi è una falsa agenda. Io poi conosco bene Draghi e sono certo che non ha nessuna intenzione di essere coinvolto in nessun ruolo di nessun tipo e potrà dare dei buoni suggerimenti se chiamato dalla Meloni, come io credo che avvenga, ma senza avere ruoli. Nel caso suo se dovessiimmaginare un ruolo nel governo che, io se fossi la Meloni proporrei, ma non sul piano ovviamente, di una sostituzione di lui a lei, gli proporrei il Ministero degli Esteri perché la sua considerazione nel mondo, essendo molto alta, potrebbe essere ciò che di più utile Draghi può dare al prossimo governo, ma non credo nè che lo darà nè che vorrà darlo, nè che alla fine uno non prenda atto che ognuno, per quanto capace, può essere sostituito da uno che ha doti simili alle sue. Per cui l’agenda Draghi non esiste ed è appunto per questo che perde la sinistra perché propongono un’agenda che non è la loro e che non c’è. Calenda propone in realtà se stesso e come se facesse. C’è una bellissima caricatura di lui che ha un cappellino rosa perché dopo la morte di Elisabetta, pensa di essere lui il Carlo chiamato, in questo caso lui è convinto di poter essere il presidente del Consiglio, che non potrà mai essere, con una posizione simile a quella di Draghi, quindi da questo punto di vista Calenda è più credibile di Letta, perché è evidente che lui usa Draghi come una maschera per se stesso.

Qualche sera fa abbiamo abbiamo visto Marco Travaglio da Floris su La7 parlare proprio di di Giorgia Meloni e ha dichiarato che dietro Giorgia Meloni ci sono quelle vecchie figure che hanno rappresentato il governo Berlusconi dal 2008 al 2011 e che hanno portato sull’orlo della bancarotta l’Italia. Che ne pensi delle dichiarazioni del direttore del Fatto Quotidiano?

Basta dire che Travaglio è filorusso e filo cinquestelle, per cui lui fa campagna elettorale come se fosse un candidato, per cui è chiaro che il suo nemico è la Meloni e il fatto che persone come lui indicano la Meloni come nemico è una medaglia per la Meloni. E’ molto semplice, non è un giornalista, è un uomo schierato con Conte, la cui qualità ovviamente è imparagonabile con quella della Meloni. E poi, anche se io stesso ho detto che ho delle riserve, la posizione di Travaglio rispetto alla guerra in Ucraina non è sfavorevole a Putin, quindi tutto quello che lui dice è di parte, è fazioso e prende atto, lo legge ma non come lo legge un giornalista che guarda i fatti, ma come una persona che fa propaganda contro la Meloni. Conte viene da Grillo, di cui è l’opposto. Non mi pare che ci sia nessuno che sta dietro Conte, quindi, e neanche Conte che sta dietro a se stesso e anche davanti a se stesso, semplicemente è una candidatura inesistente di un partito di protesta che ha avuto successo con Grillo e che oggi non l’avrà più. Quindi lui combatte la sua battaglia disperata.

Cosa ne pensi sulla situazione legata alle sanzioni e della crisi energetica?

L’unico modo per consentire agli italiani di affrontare la crisi energetica, oltre alle varie forme di risparmio energetico, è quella di eliminare completamente gli autovelox e l’aumento delle multe, perché chiunque, oltre a pagare le tasse, e le tasse aumenteranno, i prezzi aumenteranno, deve pagare insensatamente delle multe per compiacere i comuni che hanno deciso di fare cassa. Quindi la strada migliore è eliminare l’autovelox che è uno strumento odioso e ridicolo, che crea una tassa ulteriore rispetto a quelle che devi pagare qui e così altri espedienti che restituiscano ai cittadini l’ultimo respiro.

Ieri Ursula Von Der Layen ha detto che l’Unione Europea è forte. Sei d’accordo?

Se lei dice che l’Europa è forte, lo dimostri! La prova che l’europa non esiste è che durante i tempi delle sanzioni, io lo dicevo tutti i giorni, Madrid, che ha avuto meno morti di Milano, aveva tutti i musei, teatri aperti, noi avevamo tutti i teatri e musei chiusi, quindi, evidentemente l’Europa esiste a macchia. In alcune cose non esiste ogni Paese decide quello che gli pare. Se esiste, batta un colpo. Lei dimostri che l’Europa può garantire, al di là delle posizioni di olandesi e norvegesi, una politica energetica che sia concorde e condivisa.

Cosa cambierà se dovesse vincere la Meloni e il centrodestra, con Giorgia Meloni Presidente del Consiglio?

Proprio perché è finalmente un presidente politico, che ha una maggioranza politica e non una maggioranza di compromesso, potrà fare un governo tecnico, quello che non ha fatto Draghi perché ha cercato di compiacere ogni parte politica, quindi ha fatto un governo con Speranza, Di Maio, era improponibile essendo lui presidente del Consiglio, e io gliel’ho detto e infatti mi sono astenuto. Però il governo tecnico lo può fare chiamando persone capaci chi ha una maggioranza politica reale, lui era senza maggioranza e quindi lui ha fatto un governo politico con il retrogusto poi di avere tutti dalla sua parte per diventare Presidente della Repubblica. E quindi non gli è riuscita la ciambella. Perché in realtà, pur avendo tutte le componenti alla fine non è stato eletto presidente della Repubblica. Nel momento in cui lo ha chiamato Mattarella, ha fatto capire che non avrebbe sciolto le Camere e che quindi, qualunque governo avesse fatto Draghi si sarebbe stati costretti in Parlamento a votarlo e quindi lui poteva benissimo fare un governo tecnico, ha fatto invece un governo politico. La Meloni farà un governo tecnico pensando alla qualità delle persone con una maggioranza politica che non deve discutere con nessuno.

E’ sempre l’euro il problema del nostro Paese.

E questo è un altro dei tanti problemi. l’Europa ha diverse velocità che non ha voluto, come si era detto all’epoca. Non mi ricordo se ero io. Io ho sicuramente condiviso, ma probabilmente lo disse Berlusconi a qualcuno che avrebbe potuto stabilire che l’euro conviveva con la moneta nazionale. Quindi avremmo avuto una specie di vigilanza se io, come ho detto in diverse occasioni, devo pagare un gelato o un ghiacciolo 3€, cioè 6.000 lire, il confronto con la lira, impone che su questi piccoli valori ci sia un controllo, perché sui grandi valori, diciamo 50.000€ valgono 100 100 milioni di lire, ma su 3€ 4€ 5€, tu evidentemente spendi una cifra che è sproporzionata rispetto al valore della lira, quindi occorreva mantenere le due divise. Penso che l’euro non sia una moneta competitiva.

Grazie a Vittorio Sgarbi per la sua consueta disponibilità.

Buona giornata.

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