Sfumature di parità: dalla cultura del narcisismo al linguaggio rispettoso

Adescano le loro vittime sfruttando strategie manipolatorie. Mirano al controllo dell’altra persona.
Chi sono? Le personalità narcisistiche.

Il narcisismo non è un fenomeno nuovo, ma il digitale lo ha reso più pervasivo.
Già negli anni ’70 si iniziò a parlare di “cultura del narcisismo”, e da un po’ di tempo è entrato prepotentemente in politica.

Non vi viene in mente nessuna personalità politica che si sente padrone del mondo, onnipotente e perfetto?

 

Oggi è con noi anche, Sara Galli, italiana che ha lavorato in Canada e oggi è negli USA, e con lei parleremo di sociolinguistica e linguaggio rispettoso, pedagogia e inclusività.
Sara Galli è International visiting scholar al Dickinson College della Pennsylvania.

Ascoltate il podcast per scoprire con lei l’importanza del diffondere il linguaggio rispettoso. Siamo quello che pensiamo, il nostro pensiero si fonda sul nostro linguaggio.
Con lei abbiamo discusso anche dell’importanza di respingere gli attacchi che tentano di minimizzare l’importanza del linguaggio rispettoso.
Ci ha anche illustrato il suo ultimo progetto, formulato e realizzato con le sue classi al Dickinson College. Un progetto di segnalibri inclusivi che potete trovare anche sul suo account instagram, @gllsara, e che presto sarà pubblicato su una rivista scientifica di settore.

Nelle prima parte del podcast vi introduco alle personalità narcisistiche e al prossimo evento su Clubhouse in cui ne parleremo con psicologhe, psicoterapiste e criminologhe.
Il narcisismo non è un fenomeno nuovo, ma il digitale lo ha reso più pervasivo.
Il ghosting, la scomparsa improvvisa e ingiustificata da una relazione senza alcuna spiegazione, è ormai un fenomeno diffuso. Il gaslighting nella quale una personalità narcisistica e violenta agisce con l’intento di far dubitare la sua vittima della sua memoria e percezione.
E con esso tanti altri fenomeni e comportamenti che le personalità narcisistiche attuano per fare del male alle loro vittime.

Piattaforme come Instagram e TikTok permettono agli utenti di curare meticolosamente la propria immagine, scegliendo solo gli aspetti più affascinanti e desiderabili della propria vita.
Le personalità narcisistiche utilizzano i social media per adescare le loro vittime sfruttando strategie mirate alla manipolazione, all’attrazione e al controllo.

Un esempio narrativo perfetto di questa tendenza è il personaggio di Tom Ripley, interpretato magistralmente da Matt Damon in Il talento di Mr. Ripley (1999). Ripley incarna l’equilibrio perfetto tra vulnerabilità e narcisismo patologico e violento, nella sua forma più estrema: un uomo senza una vera identità, che si costruisce un’immagine fittizia rubando la vita e l’identità di un altro. La sua capacità di ingannare e manipolare le persone per mantenere il controllo sul proprio status sociale è inquietantemente simile a ciò che accade oggi nei social media, dove la creazione di un sé digitale diventa più importante della realtà.

La cinematografia è ricca di personaggi simili. Uno dei più famosi ha dato anche il nome a uno dei fenomeni che vi ho citato prima il gaslighting , il film è: Gaslight.
In questo vecchio film degli anni ’40 il protagonista giorno dopo giorno cerca di far credere a sua moglie di stare diventando pazza, perché alla fine se ne convinca e acconsenta di essere internata in un manicomio.

Nella realtà come direbbe lo psichiatra Vittorio Lingiardi autore di Arcipelago N: “Siamo tutti narcisisti, ma non allo stesso modo. E non tutti abbiamo un disturbo di personalità.”
In politica sulle personalità narcisistiche e loro pericolo si dibatte da tanto.
Sempre dal libro di Lingiardi scopriamo che già nel 1964 la rivista Fact inviò un questionario a oltre 12.000 psichiatri statunitensi per sapere se Goldwater, l’allora candidato alla presidenza, fosse psicologicamente idoneo. Quasi il 50 % rispose che non lo era, in quanto paranoide, impulsivo e instabile. Goldwater però citò in giudizio il direttore di Fact e vinse la causa. E nel 1973 venne istituita dall’American Psychiatric Association la regola Goldwater, che stabiliva la non eticità di una diagnosi senza regolare consultazione clinica. Con l’avvento di Trump nel 2016 molti psichiatri statunitensi però ritennero giusta violarla per avvertire i cittadini sui tratti da narcisista maligno di Trump. Si basavano sulle esternazioni di Trump, tipo: “Potrei sparare a qualcuno in piena Fifth Avenue e non perderei voti”; “Io sono il più grande costruttore e costruirò il muro più grande che avrete mai visto”; ”Chiedere scusa è una gran cosa, però devi aver sbagliato. Se mai mi capiterà di sbagliare, chiederò scusa”.
Tutto in lui, dicono molti psichiatri statunitensi, indica eccesso di autostima, onnipotenza, convinzione di avere ogni diritto, menzogna, bullismo, misoginia.
Una delle abilità di questi leader dai tratti narcisistici è il gaslighting, convincere che non sono loro a dire bugie ma noi che non capiamo.

 

Raggiungici!

Quando? Martedì 8 aprile 2025, dalle 21:00 alle 23:00.
Dove? online sulla app gratuita vocale Clubhouse.
Titolo della room: “Il Talento di Narciso relazioni e comportamenti tossici”.
Le room sono le trasmissioni di tipo radiofonico che si tengono su Clubhouse.

Per informazioni o altro contattatemi a info@immaginecitta.org
Il sito web di riferimento è: www.immaginecitta.org

Come ‘donna immagine città’ ci trovate anche su:

Come GrandiDonne

Clubhouse https://www.clubhouse.com/c/join/cjKe1uX6

Ascolta ora il Podcast:

DONNA IMMAGINE CITTÁ
Puntata del 07/04/25
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