Scuola, Valditara: “Arresto per chi picchia i prof. Educazione sessuale? Solo con ok genitori”

(Adnkronos) –
Arresto in flagranza e pene aumentate fino a 5 anni per chi picchia prof. o presidi; lavori sociali e "piĂą scuola" per gli studenti che vengono sospesi; educazione sessuale solo con il consenso preventivo dei genitori. Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara illustra oggi, 30 aprile, dopo la riunione del Cdm il contenuto di alcuni dei provvedimenti approvati. La stretta contro le aggressioni al personale scolastico prevede l'"arresto obbligatorio in flagranza di reato in ipotesi di lesioni personali a carico di docenti e dirigenti scolastici", spiega Valditara precisando che l'arresto in flagranza "non si estende ai minori" quindi non è coinvolto dalla previsione lo studente. "Si modifica altresì l'articolo 583 quater del codice penale – continua – prevedendo un aggravamento delle pene per lesioni al personale scolastico e, in particolare, la pena per le lesioni lievi passa dalla attuale (da 6 mesi a 3 anni) alla pena da 2 a 5 anni di reclusione".  "Di tutto il personale della Pa, il personale scolastico, dopo quello sanitario, è quello piĂą toccato dalle aggressioni – osserva il ministro – E vi è stato un aumento impressionante soprattutto" riguardo alle aggressioni "da parte dei genitori a carico di personale scolastico". "Vogliamo ispirarci al principio che un insegnante, un dirigente scolastico, un educatore non si toccano", precisa Valditara. Stretta con sospensioni piĂą incisive anche per gli studenti. "PiĂą scuola, non meno scuola per chi compie atteggiamenti aggressivi, bullismo, atti di violenza, danneggiamento di beni pubblici", afferma Valditara riguardo al tema delle sospensioni e annunciando che in caso di sospensione dai 3 ai 15 giorni scatteranno "attivitĂ  di cittadinanza solidale". "Fino a oggi – ricorda il ministro – la sospensione fino a 15 giorni significava stare a casa, lo studente veniva abbandonato al suo destino, magari era perfino felice perchĂ© se ne stava a casa a giocare alla playstation o se ne andava a giocare a pallone. Invece si cambia, fino a 2 giorni ci sarĂ  piĂą scuola: lo studente va a scuola, scrivere su tematiche connesse alla cattiva condotta tenuta, si danno compiti in piĂą, deve approfondire perchĂ© la societĂ  giudica errato un comportamento di quel tipo".  "Da 3 a 15 giorni scattano obbligatoriamente le attivitĂ  di cittadinanza solidale. Gli uffici scolastici regionali dovranno individuare gli enti dove svolgere queste attivitĂ , come servire alla mensa dei poveri, lavorare in un ospedale o se non si individuano, banalmente, pulire i giardini della scuola", continua. "Con il 5 si verrĂ  bocciati: giĂ  prima, ma le ipotesi non erano chiare, abbiamo chiarito e reso piĂą tassative le varie ipotesi, abbiamo esteso i casi alle ipotesi di bullismo grave", afferma il ministro dell'Istruzione in riferimento alle modifiche al decreto del presidente della Repubblica in materia di valutazione degli studenti del secondo ciclo di istruzione.  "Con il 6 in condotta si viene rimandati a settembre, non si è ammessi alla classe successiva sino a quando non si sarĂ  superato l''esame di riparazione' in cui lo studente dovrĂ  presentare un elaborato critico sui temi valoriali connessi al comportamento tenuto", conclude. "I genitori devono essere consapevoli delle iniziative didattiche su temi sensibili come quello della sessualitĂ ", spiega Valditara citando i casi in cui le scuole devono acquisire il "consenso preventivo per iscritto dei genitori".  "Per le attivitĂ  extra-curriculari e legate all'ampliamento dell'offerta formativa in ambito di sessualitĂ  – osserva Valditara – si stabilisce che le scuole devono acquisire il consenso preventivo per iscritto dei genitori in base a preventive informazioni esaurienti, legate ai soggetti esterni coinvolti, al materiale didattico che verrĂ  utilizzato, alle finalitĂ  e alle modalitĂ  di svolgimento delle attivitĂ ".  "Per le attivitĂ  di ampliamento dell'offerta formativa, che devono svolgersi obbligatoriamente – aggiunge Valditara – le scuole devono fornire agli studenti un'attivitĂ  formativa alternativa nel caso in cui sia stato negato il consenso da parte dei genitori". "I soggetti esterni autorizzati (che partecipano a queste attivitĂ  ndr) devono avere requisiti di professionalitĂ  scientifica e accademica – aggiunge – Per le scuole dell'infanzia e della primaria i temi legati alla sessualitĂ  che possono essere affrontati sono solo quelli contenuti nei programmi nazionali". "L'articolo 30 della Costituzione prevede che spetta ai genitori il diritto-dovere di educare, istruire e formare i figli; la nostra Costituzione è personalista, mette al centro la persona e al suo servizio lo Stato quindi la scuola costituzionale mette al centro la persona dello studente", spiega il ministro. "Con questo provvedimento, all'insegna del valore della trasparenza, vogliamo rafforzare l'alleanza tra scuola e famiglie – continua – Vogliamo dare consapevolezza a quel patto educativo che riteniamo fondamentale, sottolineare l'importanza della libertĂ  educativa e garantire l'autonomia scolastica". â€”cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

In primo piano

Collabora con noi

Promuovi il tuo business con noi!

Siamo proiettati al 100% verso il nostro pubblico che, ci segue e si fida per la nostra straordinaria capacitĂ  di scegliere i migliori partners sul mercato.