Il grande vincitore di quest’anno è stata la Ciclovia Pedemontana del Friuli-Venezia Giulia, che si estende per 180 km da Sacile a Gorizia, la futura Capitale Europea della Cultura nel 2025. Questo percorso, che attraversa le Dolomiti Friulane, patrimonio UNESCO, e numerose città medievali, è stato celebrato non solo per la sua bellezza paesaggistica ma anche per l’attenzione ai dettagli e i servizi offerti ai cicloturisti, come i treni storici lungo il percorso Sacile-Gemona.
Il secondo posto è andato alla Ciclopedonale Val di Neto in Calabria, un percorso di 42 km che si snoda lungo l’antica mulattiera del fiume Neto. Questa via offre un’immersione nella Magna Grecia e si distingue per l’uso di materiali eco-compatibili e per la promozione di un turismo responsabile.
Il bronzo è stato assegnato alla Green Road dei Fiori in Trentino, un itinerario di 57 km che collega la Val Rendena alla Valle del Chiese, immerso nel Parco Naturale Adamello-Brenta. Questo percorso è rinomato per la sua flora e per i borghi storici che punteggiano il tragitto.
Durante il programma, Leccese e Cioffarelli hanno approfondito il significato di questi premi, evidenziando come il cicloturismo in Italia sia più che un semplice viaggio su due ruote: è un’esperienza culturale che connette storie, arte, gastronomia e natura. Hanno anche sottolineato l’impegno delle regioni nel mantenere e promuovere questi percorsi, che contribuiscono significativamente all’economia locale e alla sostenibilità ambientale.
Oltre ai vincitori, sono state menzionate altre iniziative lodabili come l’Appennino Bike Tour, un ambizioso progetto che mira a collegare 300 comuni attraverso 14 regioni italiane, creando un’unica grande destinazione cicloturistica. Anche il Cammino Minerario di Santa Barbara in Sardegna è stato evidenziato per il suo percorso che esplora paesaggi mozzafiato e siti archeologici nuragici.
L’attenzione si è poi spostata verso la Via Silente in Campania e le Fiandre, premiate rispettivamente come menzione speciale della stampa e come migliore destinazione cicloturistica straniera. Questi riconoscimenti dimostrano che il cicloturismo sta diventando un fenomeno globale, con l’Italia in prima linea nella promozione di pratiche di viaggio eco-sostenibili.
Infine, Leccese e Cioffarelli hanno chiuso la discussione riflettendo sul futuro del cicloturismo in Italia. Con l’aumento della consapevolezza ambientale e l’interesse crescente per forme di turismo alternative, l’Italia ha l’opportunità di continuare a sviluppare e promuovere le sue “green roads” non solo per i turisti italiani ma per tutti coloro che desiderano esplorare il mondo in modo sostenibile.
La puntata di oggi su “Bricks and Music” non solo ha fornito un panorama dettagliato degli Oscar Italiani del Cicloturismo 2024, ma ha anche stimolato una riflessione più ampia sull’impatto e le potenzialità del cicloturismo in Italia. Un invito a scoprire il paese pedalando, in sintonia con la natura e la cultura che lo rendono unico.