Non è solo questione di filler, Botox o lifting. La medicina estetica, quella vera, nasce dallo studio dell’anatomia, dall’ascolto profondo del paziente e da un’etica che non si piega alla moda del momento. Nella nuova puntata de L’Italia che Vale, io e Angelica Bianco abbiamo avuto il piacere di parlare con il Dott. Daniele Lizambri, medico, chirurgo estetico e… artista.
Sì, perché Daniele non si limita a intervenire sui volti e sui corpi: li osserva, li studia, li comprende. Con uno sguardo che fonde precisione tecnica e sensibilità artistica. La sua missione è chiara: ridare autenticità e naturalezza al concetto di bellezza, senza mai snaturare l’essenza di chi ha di fronte.
Durante l’intervista, Daniele ci ha raccontato il suo approccio conservativo, che mette al centro l’equilibrio tra forma e funzione. Ha parlato dell’importanza di rispettare i limiti della medicina estetica, senza inseguire perfezioni irreali. E ci ha fatto riflettere su come i social, spesso, confondano desideri e identità , proponendo modelli irraggiungibili e omologanti.
Con lui abbiamo esplorato anche il valore della formazione, il fascino dei disegni anatomici, l’uso dell’arte nella comunicazione scientifica. Daniele è un disegnatore anatomico, collabora con case editrici e sta lavorando a un atlante di medicina estetica con uno stile moderno, accessibile anche ai non addetti ai lavori.
Ci ha parlato di come cambia l’approccio estetico a seconda delle fasce d’età , di come intervenire con intelligenza per valorizzare, e non cancellare, i tratti distintivi di una persona. E ci ha messo in guardia su una verità che pochi dicono: nulla è davvero reversibile. Ogni intervento lascia un segno, materiale o emotivo.
Poi abbiamo toccato il tema dei costi: non si può ridurre un trattamento al prezzo di una fiala. Si paga la competenza, lo studio, l’ascolto. E si entra in un progetto condiviso, che mette al centro il benessere del paziente, non solo la sua apparenza.
Infine, Daniele ci ha raccontato anche i suoi sogni. Un giorno voleva salvare gli animali in Africa. Oggi salva l’autenticità dei volti, la fiducia delle persone e la dignità di una professione che troppo spesso è banalizzata. E noi lo ringraziamo per averci mostrato, con passione e chiarezza, cosa significa davvero essere un medico estetico oggi.