Malan: “La Maternità surrogata è una cosa disumana e degradante”

Lucio Malan, capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, è intervenuto nel programma “Buongiorno Italia” di Casa Radio, condotto da Giovanni Lacagnina, per discutere il disegno di legge (ddl) riguardante la maternità surrogata. Il ddl, approvato definitivamente dal Senato, estende il divieto di praticare la maternità surrogata anche al di fuori dell’Italia. Questa pratica è già illegale in Italia, ma la nuova normativa punisce anche chi decide di far ricorso alla surrogazione all’estero, anche in Paesi dove essa è legittimata.

Il tema della maternità surrogata è molto dibattuto in Italia, con Fratelli d’Italia che si è espresso fermamente contro, definendo la pratica come una forma di sfruttamento delle donne e una mercificazione dei corpi. L’approvazione di questo ddl, secondo Malan e il partito di governo, è un ulteriore passo per difendere i principi etici e la tutela della famiglia tradizionale.

Tuttavia, la legge ha suscitato polemiche e critiche, soprattutto da parte di chi vede nella norma un attacco ai diritti delle coppie che, non potendo avere figli in Italia, cercano alternative all’estero. Il provvedimento rende la maternità surrogata un reato perseguibile anche se commesso in altri Paesi, un aspetto che ha sollevato questioni riguardanti la sovranità giuridica e i diritti individuali.

Lucio Malan, durante il suo intervento, ha spiegato che in Italia la maternità surrogata è vietata dalla Legge 40 del 2004 (Legge sulla procreazione medicalmente assistita). Questa legge, approvata nel febbraio 2004, ha introdotto una regolamentazione molto rigida sulla procreazione assistita, imponendo limiti severi su diverse pratiche, tra cui il divieto esplicito della maternità surrogata.

Malan ha poi precisato  ache, con l’approvazione della nuova normativa, la maternità surrogata diventa un reato anche all’estero. Questo significa che, anche se la pratica è legale in altri Paesi, i cittadini italiani che la praticano saranno puniti secondo la legge italiana. Questo ulteriore provvedimento ha l’obiettivo di impedire che le persone aggirino il divieto nazionale recandosi in Paesi dove la surrogazione è permessa

 

Lucio Malan, durante il suo intervento, ha  toccato anche il tema della Manovra economica da 30 miliardi approvata recentemente dal Consiglio dei Ministri, evidenziando l’impegno del Governo Meloni a favore di famiglie e ceto medio. Ha ribadito l’importanza di non gravare ulteriormente gli italiani con nuove tasse e ha sottolineato l’utilizzo del contributo di banche e assicurazioni per finanziare la sanità pubblica, evitando così di incidere direttamente sulle tasche dei cittadini.

Malan ha sottolineato come la manovra preveda una serie di misure specifiche per il sostegno alle famiglie italiane, in linea con le priorità programmatiche del governo Meloni. Le misure includono agevolazioni fiscali e bonus per i figli, strumenti progettati per contrastare la crisi economica e l’inflazione, che ha reso più difficile per molte famiglie far fronte al costo crescente della vita. Malan ha parlato anche di interventi volti a promuovere la natalità e a contrastare il calo demografico, una sfida cruciale per il futuro del Paese.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia ha messo in evidenza l’importanza di proteggere il ceto medio, definito come il motore dell’economia italiana. Ha spiegato che il governo ha scelto di non introdurre nuove tasse che avrebbero potuto gravare su questa fascia della popolazione, già provata dalla crisi economica. L’obiettivo principale è quello di alleviare il peso fiscale esistente, favorendo così lo sviluppo economico e garantendo che il ceto medio non venga ulteriormente penalizzato da sacrifici economici.

Un punto su cui Malan ha insistito è l’impegno del governo Meloni a non introdurre nuove tasse. Malan ha sottolineato come il governo sia riuscito a far fronte alle sfide economiche e sociali senza aumentare la pressione fiscale, pur affrontando emergenze come il caro energia e le conseguenze economiche del conflitto in Ucraina. Questa scelta, secondo Malan, è stata cruciale per proteggere il potere d’acquisto delle famiglie italiane e per garantire un clima di fiducia che possa incentivare sia i consumi che gli investimenti privati.
Malan ha fatto un riferimento importante al contributo di banche e assicurazioni, spiegando come una parte delle risorse per finanziare il sistema sanitario pubblico provenga da questi settori. Questo approccio consente di mantenere e migliorare i servizi sanitari senza dover ricorrere a nuove imposte dirette sui cittadini. Il contributo di questi settori è stato concepito come parte di una strategia più ampia per equilibrare le esigenze di spesa pubblica con una gestione efficiente delle risorse.
Malan ha poi discusso il tema della gestione delle risorse statali, evidenziando come la manovra da 30 miliardi sia stata strutturata con prudenza e responsabilità. L’obiettivo è mantenere i conti pubblici sotto controllo senza compromettere i necessari investimenti, specialmente in settori chiave come sanità e infrastrutture. Nonostante l’attuale contesto economico difficile, caratterizzato dall’inflazione e dalla crisi energetica, il governo ha evitato di aumentare il debito, concentrandosi piuttosto su una gestione efficiente delle risorse già disponibili.

Sostenere il reddito delle famiglie: La manovra introduce bonus e detrazioni fiscali per aiutare le famiglie a far fronte alle difficoltà economiche.

Favorire il ceto medio: Evitare nuove imposte che avrebbero potuto penalizzare una fascia già sotto pressione economica.

Mantenere il debito sotto controllo: La manovra è concepita per bilanciare la necessità di sostenere l’economia con quella di non far aumentare il debito pubblico.

Rilancio dell’economia: Le misure sono studiate per incentivare i consumi interni e per creare un ambiente favorevole agli investimenti privati, garantendo così un ritorno alla crescita economica.

Malan ha sottolineando che la manovra del Governo Meloni è una manovra responsabile e ben bilanciata, orientata a proteggere le famiglie e il ceto medio, rilanciare l’economia e mantenere un controllo rigoroso sulle finanze pubbliche. Ha ribadito che, grazie all’assenza di nuove tasse e all’impegno per una gestione oculata delle risorse, il governo è riuscito a tutelare il potere d’acquisto dei cittadini e a porre le basi per una ripresa economica duratura.

Lucio Malan, infine ha anche affrontato il tema dell’accordo tra Italia e Albania per la gestione dei migranti. Questo accordo, recentemente stipulato tra i due Paesi, rappresenta un passo importante nelle politiche del governo italiano volte a contrastare l’immigrazione irregolare e a gestire i flussi migratori in modo più ordinato ed efficace.

Malan ha spiegato che l’accordo tra Italia e Albania si inserisce nel contesto delle iniziative del governo Meloni per affrontare la crisi migratoria. L’accordo prevede la possibilità di trasferire in Albania i migranti arrivati in Italia in modo irregolare, che non abbiano diritto all’asilo. Questo permetterebbe di alleggerire la pressione sulle strutture italiane di accoglienza, che spesso sono sovraccariche a causa degli alti numeri di arrivi via mare.:
L’accordo riflette l’importanza della collaborazione internazionale nella gestione della questione migratoria. Malan ha sottolineato che l’Albania si è dimostrata un partner affidabile e disposto a collaborare su questo fronte. Questo approccio bilaterale è visto come un modello che potrebbe essere esteso anche ad altri Paesi, nel tentativo di creare una rete di accordi che permettano una gestione più coordinata e condivisa del fenomeno migratorio

Il Capo gruppo al Senato di Fratelli d’Italia ,ha evidenziato che l’accordo con l’Albania ha anche un impatto significativo sul controllo delle frontiere e nella lotta ai trafficanti di esseri umani. Riducendo l’afflusso di migranti irregolari e migliorando la gestione dei flussi migratori, l’accordo contribuisce a indebolire le reti criminali che gestiscono i viaggi clandestini. Questo si inserisce nella più ampia strategia del governo Meloni di fermare l’immigrazione illegale e di colpire duramente i trafficanti
Nel discutere l’accordo, Malan ha assicurato che i trasferimenti verso l’Albania saranno effettuati nel pieno rispetto dei diritti umani e delle norme internazionali. L’Albania, ha sottolineato, si è impegnata a garantire che i migranti trasferiti ricevano un trattamento adeguato e umanitario. Questo punto è stato importante per Malan, poiché l’accordo ha suscitato alcune preoccupazioni sul rispetto delle condizioni dei migranti nei Paesi terzi.
Malan ha affermato che l’accordo Italia-Albania rappresenta un deterrente per l’immigrazione irregolare. Sapere che i migranti che arrivano in Italia senza diritto all’asilo possono essere trasferiti in Albania potrebbe scoraggiare le partenze, soprattutto quelle organizzate dai trafficanti che sfruttano le difficoltà e la disperazione delle persone.

Malan ha concluso spiegando che l’accordo con l’Albania è un passo fondamentale nella strategia complessiva del governo italiano per affrontare la crisi migratoria. Ha sottolineato che il governo Meloni è impegnato a trovare soluzioni che siano sia efficaci che umane, e che la collaborazione con Paesi come l’Albania rappresenta un modello di cooperazione internazionale che potrebbe essere replicato in futuro con altre nazioni. Questo accordo, secondo Malan, contribuirà a gestire meglio i flussi migratori e a ridurre la pressione sull’Italia, proteggendo al contempo i diritti dei migranti e rafforzando la sicurezza alle frontiere.

Ascolta ora il Podcast:

BUONGIORNO ITALIA | Lucio Malan
Puntata del 17/10/24
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