L’esperienza della Città della Posa a Cersaie 2024: intervista a Luca Berardo, Presidente di Assoposa

Casa Radio incontra i protagonisti del mondo della casa e dell’abitare, esplorando le innovazioni e le sfide del settore. Oggi, in occasione della chiusura del Cersaie 2024, abbiamo intervistato Luca Berardo, Presidente di Assoposa, per approfondire l’esperienza della Città della Posa e le prospettive future del mondo della posa e delle ceramiche.

La giornata del 27 settembre 2024 ha segnato la conclusione del Cersaie, l’evento internazionale dedicato al settore delle ceramiche e dell’arredobagno, che ogni anno attira espositori e visitatori da tutto il mondo.

Luca Berardo, Presidente di Assoposa,è  intervenuto ai microfoni di Casa Radio, all’interno della Città della Posa, uno spazio dedicato alla promozione e alla valorizzazione del mestiere del posatore. Berardo ha condiviso con gli ascoltatori le principali sfide e le innovazioni che il settore della posa ha affrontato quest’anno, parlando anche delle prospettive future del settore.

Un evento in continua evoluzione: la Città della Posa 2024

Quest’anno la Città della Posa ha assunto un vestito futurista“, ha dichiarato Luca Berardo, sottolineando l’importanza di proiettare il mestiere del posatore verso il futuro attraverso l’integrazione della tecnologia con le competenze manuali. Come il futurismo all’inizio del XX secolo, che vedeva i suoi sostenitori e detrattori nella trasformazione tecnologica, così oggi il settore della posa si trova a dover integrare le nuove tecnologie nel processo lavorativo, senza perdere il valore delle competenze manuali.

Berardo ha posto l’accento sulla necessità di innovare e adattarsi ai cambiamenti del mercato globale: “La tecnologia non può sostituire la maestria dei nostri posatori, ma può certamente potenziarla, rendendo il lavoro più efficiente e meno usurante. L’uso di strumenti tecnologici avanzati ci permette di garantire qualità e durata nel tempo delle nostre installazioni”.

Partecipazione internazionale e l’importanza del “Made in Italy”

La Città della Posa ha visto una grande partecipazione internazionale, una costante del Cersaie, ma quest’anno particolarmente accentuata. Berardo ha raccontato come i visitatori stranieri siano stati attratti dalla qualità del lavoro dei posatori italiani, con un forte interesse non solo verso l’acquisto, ma anche verso l’apprendimento delle competenze italiane.

Il presidente di Assoposa ha evidenziato un fenomeno interessante: “Non vediamo più solo visitatori esteri interessati ad acquistare i nostri prodotti, ma anche a capire come trasferire le nostre competenze nei loro mercati. La posa italiana è un know-how che nasce storicamente nel nostro Paese e che oggi ci viene richiesto in tutto il mondo”. Questo interesse internazionale, ha continuato Berardo, è alimentato anche dalla normativa italiana unica nel settore, come la norma UNI sulla posa, che pone l’Italia in una posizione di avanguardia rispetto ad altri Paesi.

La filiera delle costruzioni: integrazione e collaborazione tra associazioni

Uno dei temi centrali dell’intervista è stata l’importanza dell’integrazione della filiera nel settore delle costruzioni. Luca Berardo ha sottolineato come Assoposa abbia lavorato per creare un ecosistema associativo in grado di rappresentare tutti gli attori del settore, dalla produzione alla distribuzione, passando per la posa e la realizzazione finale.

“Integrare le competenze e le risorse delle diverse associazioni del settore è fondamentale”, ha detto Berardo, spiegando che solo una visione integrata e collaborativa può portare benefici concreti all’intero comparto. Questa visione è stata particolarmente evidente nei convegni organizzati durante il Cersaie, dove si è discusso del futuro della casa, delle nuove tecnologie e delle modalità per migliorare l’efficienza del settore attraverso una maggiore collaborazione tra produttori e distributori.

La sfida della formazione e il futuro della professione del posatore

Uno degli argomenti più delicati trattati durante l’intervista è stato il passaggio generazionale all’interno della professione del posatore. Berardo ha riconosciuto che attrarre giovani verso questa professione è una sfida cruciale per il futuro del settore. “Abbiamo bisogno di raccontare questa professione ai giovani secondo i canoni di oggi, facendo capire che è una professione moderna e tecnologicamente avanzata”, ha affermato.

L’Assoposa Academy, un programma di formazione dedicato ai futuri posatori, sta lavorando per offrire una preparazione sempre più completa e all’avanguardia, integrando l’uso di nuove tecnologie come gli esoscheletri. Questi dispositivi, che aiutano i posatori a ridurre l’usura fisica, sono stati presentati in anteprima durante il Cersaie e hanno suscitato grande interesse tra i professionisti del settore.

“L’uso degli esoscheletri è solo una delle tante innovazioni che stiamo introducendo per migliorare la qualità della vita lavorativa dei nostri posatori”, ha spiegato Berardo. “Questi strumenti permettono di ridurre i movimenti usuranti, prolungando la vita utile del lavoratore e riducendo il rischio di infortuni e malattie professionali. Il nostro obiettivo è garantire non solo la qualità del lavoro, ma anche la sicurezza e il benessere dei nostri associati”.

Sicurezza e innovazione: due pilastri per il futuro del settore

L’intervista ha toccato anche il tema della sicurezza sul lavoro, un argomento centrale per Assoposa. Berardo ha spiegato che la formazione continua dei posatori è essenziale non solo per migliorare le competenze tecniche, ma anche per sensibilizzare i lavoratori sulla sicurezza. “Un posatore ben formato è un posatore più attento alla sicurezza, sia propria che degli altri”, ha dichiarato.

L’attenzione alla sicurezza si estende anche all’introduzione di tecnologie innovative come gli esoscheletri, che rappresentano un ulteriore passo avanti nella protezione dei lavoratori. “Questi strumenti permettono ai nostri posatori di lavorare in modo più efficiente, riducendo lo stress fisico e migliorando la loro qualità di vita lavorativa. È una rivoluzione nel nostro settore, e siamo orgogliosi di essere tra i primi a introdurla”.

Il futuro della posa e del settore ceramico

L’intervista si è conclusa con una riflessione sul futuro del settore ceramico e della posa. Luca Berardo ha sottolineato come la collaborazione tra produttori, distributori e posatori sia la chiave per affrontare le sfide future. “L’integrazione della filiera è fondamentale per migliorare l’efficienza e garantire la competitività del nostro settore a livello globale. Solo lavorando insieme potremo affrontare le sfide del mercato e continuare a essere leader nel mondo”.

Guardando al futuro, Berardo ha espresso fiducia nelle potenzialità del settore, grazie all’innovazione tecnologica e alla formazione continua. “La posa è una professione che evolve, e noi dobbiamo evolvere con essa. Con l’aiuto della tecnologia e un forte impegno nella formazione, sono sicuro che il futuro della posa sarà luminoso”.

Un arrivederci al Cersaie 2025

Infine, Luca Berardo ha voluto ringraziare tutti i partecipanti e i collaboratori che hanno reso possibile il successo della Città della Posa a Cersaie 2024, dando appuntamento a tutti per l’edizione del 2025, con la promessa di continuare a innovare e migliorare il settore. “Abbiamo fatto un grande lavoro quest’anno, ma siamo solo all’inizio. Ci vediamo al Cersaie 2025, pronti per nuove sfide e nuovi successi”.

Ascolta ora il Podcast:

BRICKS AND MUSIC | Luca Berardo
Puntata del 27/09/24
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