A partire da oggi, tutte le aziende operanti nel settore delle costruzioni dovranno ottenere la cosiddetta “patente a punti”, un meccanismo che entrerà in vigore formalmente dal 1° novembre 2024. Questa misura è stata introdotta per incentivare comportamenti virtuosi in termini di sicurezza sul lavoro e penalizzare coloro che non rispettano le normative previste.
La patente a punti per i cantieri parte da un punteggio base di 30 punti. Questo punteggio può essere incrementato in caso di conformità totale agli standard di sicurezza, ma può anche subire decurtazioni in caso di infrazioni, fino a portare, nei casi più gravi, alla chiusura temporanea dell’attività per un periodo di 12 mesi. L’obiettivo del governo e delle autorità competenti è quello di creare un ambiente lavorativo più sicuro, dove le misure di prevenzione contro gli infortuni non siano solo raccomandate ma effettivamente rispettate e premiate.
“La sicurezza non è più una questione di adempimenti formali, ma diventa parte integrante della reputazione e della continuità operativa delle imprese”, ha affermato Cioffarelli, che ha sottolineato come il rispetto delle norme non debba essere visto solo come un obbligo, ma come una cultura da sviluppare all’interno di ogni cantiere.
Come ottenere la patente a punti e quali sono i requisiti
A partire da oggi, 1° ottobre 2024, tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri edili possono presentare la domanda per ottenere la patente presso l’Ispettorato del Lavoro. Le aziende potranno, fino al 31 ottobre, presentare un’autocertificazione in cui dichiarano di essere in possesso dei requisiti necessari per ottenere la patente. Questa procedura temporanea è stata ideata per evitare un sovraccarico del sistema e garantire una gestione ordinata delle richieste, ma dal 1° novembre non sarà più possibile operare senza patente nei cantieri.
Paolo Leccese ha precisato: “Il termine ultimo del 31 ottobre non deve essere sottovalutato. Le aziende che non presenteranno la domanda in tempo si troveranno a dover sospendere le attività a partire dal 1° novembre, con conseguenze economiche e operative rilevanti”. È quindi fondamentale che tutte le imprese si mettano in regola nel più breve tempo possibile.
Un altro aspetto interessante emerso durante la puntata riguarda la flessibilità del sistema per le aziende straniere. Le imprese dell’Unione Europea o di Paesi extra-UE che operano in Italia dovranno anch’esse ottenere la patente. Tuttavia, è previsto un iter semplificato per coloro che possono dimostrare di avere un documento equivalente rilasciato dalle autorità del proprio Paese d’origine.
Chi è obbligato a richiedere la patente e chi è escluso
Tutte le aziende edili, incluse quelle individuali, dovranno dotarsi della patente a punti per poter operare. Possono presentare la domanda di rilascio della patente il legale rappresentante dell’impresa o il lavoratore autonomo, e la richiesta può essere inoltrata anche da un soggetto delegato con delega scritta. Sono esclusi, invece, i professionisti che offrono esclusivamente servizi di natura intellettuale, come ingegneri, architetti o geometri. Leccese ha spiegato come questa esclusione abbia senso poiché questi professionisti non partecipano direttamente alle operazioni di cantiere, ma svolgono un ruolo più consulenziale o progettuale.
“Questo sistema di patente a punti è un altro passo avanti per responsabilizzare non solo le imprese ma anche i singoli lavoratori”, ha osservato Emiliano Cioffarelli, evidenziando come le responsabilità nel settore dell’edilizia siano diffuse a più livelli e come la sicurezza dipenda da una rete di attori che operano in sinergia. Tuttavia, la normativa non è limitata solo alle imprese italiane: anche quelle estere devono rispettare gli standard italiani se intendono operare nel nostro Paese.
Le sanzioni e i meccanismi di decurtazione dei punti
Uno degli aspetti più discussi nella puntata di oggi è stato il meccanismo di decurtazione dei punti. Per ogni violazione delle normative di sicurezza, verrà applicata una riduzione del punteggio della patente dell’azienda. In caso di gravi inadempienze, si può arrivare alla sospensione della patente e alla chiusura dell’attività per un periodo massimo di 12 mesi.
Questo sistema mira a garantire che le aziende prendano sul serio la sicurezza nei cantieri. Non si tratta solo di evitare multe, ma di preservare l’integrità della propria azienda e la vita dei propri lavoratori. Leccese ha sottolineato che “la prevenzione è il miglior investimento che un’azienda possa fare”, spiegando come una gestione attenta della sicurezza possa ridurre drasticamente i costi legati agli infortuni e alle conseguenti interruzioni dei lavori.
In caso di comportamento virtuoso, invece, le aziende potranno ottenere incrementi nel punteggio. Ad esempio, la certificazione di conformità agli standard di sicurezza, l’adozione di tecnologie innovative per la prevenzione degli infortuni e la formazione continua del personale possono portare a un aumento del punteggio della patente, premiando così le aziende più attente.
Le criticità sollevate dagli ospiti e le prospettive future
Durante la puntata, alcuni esperti di settore intervenuti hanno espresso dubbi e preoccupazioni riguardo all’implementazione della nuova normativa. In particolare, è stato evidenziato come per alcune piccole imprese potrebbe essere difficile sostenere i costi legati alla formazione e all’adeguamento delle strutture per rispettare pienamente gli standard richiesti.
“Le piccole imprese spesso non hanno le risorse per aggiornarsi velocemente”, ha commentato un imprenditore del settore, sottolineando come la rapidità dell’implementazione della patente potrebbe mettere in difficoltà alcune realtà. Tuttavia, Paolo Leccese ha risposto sottolineando l’importanza di fare investimenti anche nelle PMI per garantire la sicurezza dei lavoratori: “Non possiamo scendere a compromessi sulla sicurezza. Le vite umane devono essere sempre la priorità”, ha dichiarato con fermezza.
Guardando al futuro, il sistema della patente a punti potrebbe rappresentare un primo passo verso un quadro normativo sempre più severo in materia di sicurezza. Leccese e Cioffarelli hanno concluso la puntata auspicando che questa misura porti a un cambiamento culturale all’interno del settore dell’edilizia, dove la sicurezza non sia più vista come un costo, ma come un valore aggiunto.