(Adnkronos) – Viva Technology ha pubblicato la seconda edizione del suo "Confidence Barometer", un'indagine condotta da OpinionWay che sonda le opinioni degli executives del settore tecnologico a livello internazionale. Lo studio evidenzia come la tecnologia sia considerata sempre più strategica, con l'intelligenza artificiale in testa agli investimenti. Tuttavia, emerge un netto divario tra la fiducia degli americani e quella degli europei, con l'Italia in particolare che appare più cauta. Il 100% degli intervistati riconosce i vantaggi dell'adozione tecnologica, citando aumento della produttività (62%) e riduzione dei costi (48%). L'intelligenza artificiale si conferma la tecnologia con maggiore impatto potenziale (65%), seguita da cybersecurity (41%) e cloud computing (39%). Non sorprende quindi che l'85% delle aziende preveda di aumentare gli investimenti in IA nei prossimi 12 mesi, a conferma di un trend globale. François Bitouzet, Managing Director di Viva Technology, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati del secondo barometro che analizza il grado di fiducia dei top manager nel settore tech e che dimostra come i decision-makers aziendali di tutti i Paesi stiano sempre più orientandosi verso l’innovazione, con l’81% dei dirigenti che ha visto migliorare la propria percezione del ruolo delle nuove tecnologie nella competitività . Tuttavia, pur in questo quadro generalmente positivo, il barometro evidenzia una differenza tra gli Stati Uniti, che si distinguono per un maggiore ottimismo, e un’Europa che procede a velocità diverse. Da un lato, Paesi come Francia, Germania e Regno Unito mostrano un atteggiamento chiaramente positivo; dall’altro, realtà come Italia e Spagna appaiono meno fiduciose." Se l'81% degli executive considera la tecnologia cruciale per la competitività internazionale, la fiducia nella propria posizione varia notevolmente. Stati Uniti (92%) e Regno Unito (81%) si percepiscono all'avanguardia, seguiti da Francia e Germania (76%). L'Italia, con solo il 64% degli executives ottimisti, mostra una minore fiducia nelle proprie capacità tecnologiche. Per garantire la competitività , gli intervistati puntano su personale qualificato (45%), investimenti in R&D (44%) e reputazione internazionale (43%). Stati Uniti e Francia, in particolare, sottolineano l'importanza della collaborazione internazionale. Anche nell'adozione di nuove tecnologie, USA (87%) e UK (82%) si percepiscono come leader, mentre l'Italia (44%) accredita un ritardo significativo. La Francia, con il 71%, registra comunque una crescita di oltre 10 punti rispetto al 2024. La mancanza di personale qualificato (41%) e la resistenza al cambiamento (39%) sono visti come i principali ostacoli all'innovazione. Negli Stati Uniti, preoccupa la conformità normativa e la protezione dei dati (50%). Nonostante il suo potenziale, la tecnologia porta con sé preoccupazioni. Il 77% degli executives teme l'invasione della privacy e la diffusione di fake news. La privacy è un tema sentito in tutti i paesi, soprattutto in USA (83%) e Spagna (90%), mentre Germania e Italia appaiono meno preoccupate. Per affrontare questi rischi, 9 aziende su 10 hanno implementato misure informative. Oltre la metà prevede una maggiore complessità nella gestione dei dati in futuro. L'impatto ambientale della tecnologia preoccupa il 70% degli intervistati, in particolare startup e scaleup (47% molto preoccupato). Gli Stati Uniti mostrano una crescente sensibilità al tema (74%). Nonostante le preoccupazioni, il 90% degli executives vede la tecnologia come soluzione alle sfide sociali, in particolare nell'ambito dell'educazione (45%) e della lotta alla disinformazione (42%). L'81% ritiene che l'ecosistema tech promuova diversità e inclusione. In conclusione, il "Confidence Barometer" di Viva Technology dipinge un quadro complesso del settore tecnologico globale. L'IA si conferma come motore di innovazione, ma l'Europa, e l'Italia in particolare, deve affrontare sfide significative per colmare il divario con gli Stati Uniti e sfruttare appieno il potenziale della trasformazione digitale. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
