Estate: anziani a rischio isolamento, 6 consigli contro il ā€˜mal d’agosto’

(Adnkronos) – Le cittĆ  che si svuotano, i negozi che abbassano le saracinesche, i circoli ricreativi che chiudono, i parenti che partono per le vacanze, il caldo che si fa soffocante. D'estate gli anziani rischiano di trovarsi isolati e in difficoltĆ , ancora più fragili per il 'mal d'agosto' che minaccia soprattutto chi resta a casa. Per aiutare loro, supportanto anche chi se ne prende cura, la Fondazione Don Gnocchi ha stilato 6 raccomandazioni pensate in particolare per chi soffre di malattie neurologiche croniche come la demenza. E in una Milano dove sono oltre 115mila gli over 80, aumentati del 65% circa dal 2000 a oggi, il Servizio di Psicologia clinica e Neuropsicologia dell'Istituto Palazzolo – Fondazione Don Gnocchi e il suo ambulatorio rimarrĆ  operativo anche per tutto il prossimo mese.  Tenere la mente stimolata e in esercizio; svolgere attivitĆ  all'aperto (nelle ore più fresche); alimentarsi e idratarsi e mantenere fresco l'ambiente domestico; essere tolleranti e rispettare i momenti di ansia e nervosismo (propri e altrui); evitare cambi di abitudini; mantenere il contatto diretto con familiari e amici. Questi i 6 consigli degli esperti della Fondazione Don Gnocchi.  Li spiega Paola Parisi, responsabile del Servizio di Psicologia clinica e Neuropsicologia dell'Istituto Palazzolo, che opera anche in convenzione con il Servizio sanitario nazionale: a insidiare gli anziani nell'agosto in cittĆ  c'ĆØ "un rischio di ipostimolazione che può intaccarne la socialitĆ ". Per questo occorre "stimolare il più possibile l'anziano nelle sue potenzialitĆ  mentali, sensoriali e sociali, per limitare o rallentare la diminuzione o la perdita delle sue conoscenze e mantenerne il più possibile integro il bagaglio personale. Questa stimolazione deve essere svolta a più livelli, pertanto si raccomandano giochi cognitivi (esempio cruciverba o carte da gioco), attivitĆ  di giardinaggio, orto, cucina e faccende domestiche. Da non sottovalutare anche il beneficio associato ad attivitĆ  motoria, come piccole passeggiate o frequentare parchi e giardini pubblici". "Anche le temperature elevate e la disidratazione – proseguono gli esperti della Fondazione Don Gnocchi – possono causare problemi di memoria, accompagnati dalla presenza di disorientamento temporale e spaziale: la persona ha difficoltĆ  in luoghi non conosciuti, può perdersi e non essere in grado di ricordare le informazioni, può vagare per ore senza sapere dove si trova e come tornare a casa. Per questa ragione ĆØ importante bere frequentemente e mangiare molta frutta e verdura. Se possibile, inoltre, sarebbe meglio che la persona anziana vivesse in un ambiente rinfrescato".  Ancora, "dal punto di vista del comportamento possono essere presenti modificazioni della personalitĆ , che possono comportare maggiore irritabilitĆ  e agitazione. Per questo ĆØ necessario mantenere il più possibile una vigilanza attiva e maggior tolleranza da parte del caregiver". "Il paziente anziano con demenza – suggerisce Parisi – va mantenuto, se possibile, sempre nel proprio ambiente perchĆ© trasferendolo presso un altro domicilio si alterano la routine giornaliera e i suoi punti di riferimento. E non bisogna dimenticarsi di mantenere il contatto con le persone care, anche solo con una telefonata, che torneranno presto ad abbracciarle". ā€”salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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