De Magistris: “Questa Europa e’ un cimitero politico”

Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli e figura politica di spicco, è intervenuto nel programma radiofonico Buongiorno di Casa Radio  dal Direttore Giovanni Lacagnina, offrendo una disamina critica e incisiva su molte delle questioni politiche attuali, dimostrando una visione chiara e spesso controcorrente rispetto all’attuale panorama istituzionale.

Durante il suo intervento, ha affrontato con estrema lucidità argomenti di grande interesse, tra cui la situazione economica italiana, l’evoluzione dell’Unione Europea, il processo a Matteo Salvini e un sentito tributo alla figura di Salvatore “Totò” Schillaci.

Uno dei temi cardine del suo discorso è stato il recente intervento di Giorgia Meloni all’assemblea di Confindustria, in particolare il suo incontro con Mario Draghi. De Magistris ha espresso un profondo disappunto nei confronti di Draghi, considerandolo uno dei principali responsabili della crisi economica e sociale dell’Italia. Ha tracciato un parallelo tra Draghi e Mario Monti, evidenziando come entrambi abbiano portato avanti politiche neoliberiste che hanno alimentato le disuguaglianze e impoverito i settori più deboli della società. Secondo de Magistris, Draghi ha consolidato un sistema economico che ha trascurato i bisogni reali della popolazione, favorendo piuttosto le élite finanziarie. Per l’ex sindaco di Napoli, questo approccio ha progressivamente portato l’Italia “sul baratro”, con conseguenze devastanti per le classi medie e lavoratrici.

La sua critica non si è fermata solo alla politica economica nazionale, ma ha preso di mira anche l’Unione Europea. De Magistris ha tracciato un quadro decisamente negativo della situazione europea, affermando che l’UE ha perso la sua vocazione originale di unione dei popoli per diventare uno strumento di oppressione economica e politica. In particolare, ha criticato duramente la recente nomina di Raffaele Fitto come Commissario europeo, definendola “pessima” e indicativa di una visione politica che non tiene conto delle reali esigenze dei cittadini. De Magistris ha sottolineato che l’Europa, così come è oggi, ha tradito i suoi valori fondanti di solidarietà e uguaglianza, abbandonando il suo obiettivo di promuovere la giustizia sociale e la pace.

L’ex sindaco ha rivolto parole molto dure anche verso Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, accusandola di aver “portato l’Europa in guerra”, un chiaro riferimento alle politiche adottate in risposta alla crisi ucraina e al ruolo dell’UE nel contesto internazionale. Secondo de Magistris, l’Europa avrebbe dovuto assumere una posizione più neutrale e diplomatica, cercando di favorire la pace e il dialogo piuttosto che alimentare le tensioni. La critica di de Magistris non riguarda solo la gestione del conflitto in Ucraina, ma anche una più ampia visione della politica estera europea, che a suo parere è troppo subordinata agli interessi delle grandi potenze economiche e militari, piuttosto che alle necessità dei popoli europei.

Secondo de Magistris, l’Europa necessita di una vera e propria rifondazione, un ritorno alle origini in cui i diritti umani, la giustizia sociale e la solidarietà tra i popoli siano al centro dell’agenda politica. Ha ribadito la sua visione di un’Europa che guardi meno agli interessi delle grandi multinazionali e più al benessere dei cittadini, con una particolare attenzione al riequilibrio tra ricchi e poveri. Per lui, solo un’Europa più giusta e più equa può realmente risolvere le profonde crisi economiche, sociali e politiche che attraversano il continente. Anche le politiche migratorie, a suo avviso, devono essere completamente riviste: “Non si può stare fuori dall’Europa,” ha detto, ma bisogna lottare per costruire un’Europa diversa, che accolga e non respinga chi cerca una vita migliore.

Nel corso della trasmissione, de Magistris ha inoltre affrontato una questione di grande rilievo giudiziario: la richiesta dei magistrati di condannare Matteo Salvini a sei anni di carcere per la gestione del caso della nave Gregoretti, avvenuto durante il suo mandato come Ministro dell’Interno. De Magistris ha espresso il suo pieno sostegno all’indipendenza della magistratura italiana, respingendo con forza l’idea di una magistratura politicizzata. Ha difeso l’operato della Procura, sottolineando che sarà il tribunale a dover giudicare la condotta di Salvini e a determinare se vi siano state violazioni della legge. Tuttavia, ha anche evidenziato come la condotta di Salvini durante la vicenda non sia stata esemplare. Sebbene la decisione di bloccare lo sbarco dei migranti fosse stata condivisa dal governo Conte 1, de Magistris ha riconosciuto che Salvini rappresentava la figura predominante di quell’azione, e che quindi è giusto che ne risponda in tribunale. Per de Magistris, il processo a Salvini rappresenta un importante banco di prova per la giustizia italiana, chiamata a garantire che la legge venga applicata in modo imparziale, indipendentemente dal ruolo politico di chi è coinvolto.

Infine, il politico napoletano ha voluto dedicare un ricordo affettuoso a Totò Schillaci, ex calciatore della Nazionale italiana, scomparso prematuramente a soli 59 anni. Schillaci è ricordato da molti come l’eroe dei Mondiali di Italia ’90, grazie ai suoi gol che fecero sognare milioni di italiani in un’estate indimenticabile. De Magistris ha sottolineato la sua ammirazione per Schillaci non solo come atleta, ma anche come persona. Ha ricordato con affetto la sua umiltà e dedizione, caratteristiche che lo avevano reso un beniamino del pubblico, e ha sottolineato quanto la sua morte sia una grave perdita per il mondo del calcio e per l’Italia intera. Con Schillaci, ha detto de Magistris, se ne va un pezzo della memoria collettiva di un’Italia che, in quel mondiale, aveva ritrovato uno spirito di unità e di orgoglio nazionale.

L’intervento di Luigi de Magistris si è così rivelato un’occasione per riflettere su questioni politiche di grande rilevanza, dalle dinamiche economiche e sociali dell’Italia e dell’Europa, fino a temi di giustizia e memoria collettiva. Il suo discorso ha evidenziato una visione coerente e radicata in una profonda convinzione nella necessità di un cambiamento strutturale, basato sui valori della solidarietà, della giustizia e del bene comune.

Ascolta ora il Podcast:

BUONGIORNO ITALIA | Luigi de Magistris
Puntata del 19/09/24
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