De Magistris: “La politica dell’Unione Europea sul riarmo è guerrafondaia e pericolosa”.

Luigi de Magistris è intervenuto nel programma Buongiorno Italia di Casa Radio, dal direttore Giovanni Lacagnina, esprimendo opinioni decise e critiche su vari sviluppi internazionali e sulla situazione geopolitica. Tra i temi trattati, la proposta di pace avanzata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha aperto la porta a un possibile dialogo con Donald Trump, il piano di riarmo dell’Unione Europea proposto da Ursula von der Leyen, e la difficile situazione economica causata dalla politica dei dazi americani, che ha avuto un impatto negativo sui mercati finanziari globali.

Uno degli aspetti principali del suo intervento è stato il sostegno all’incontro recente tra le delegazioni russa e americana. De Magistris ha visto in questo incontro un segnale positivo per il possibile avvio di un processo di pace che ponga fine al conflitto in Ucraina. Tuttavia, ha anche criticato duramente l’atteggiamento che, secondo lui, caratterizza la politica dell’Occidente, definendola “incomprensibile”., guerrafondaia e pericolosa.

A suo avviso, l’Occidente sembra più interessato a perpetuare la guerra che a fermarla. “Ci sono persone che stanno morendo da tre anni”, ha sottolineato, enfatizzando la tragedia umanitaria in corso. Ha inoltre affermato che l’Ucraina non dovrebbe essere umiliata, ma deve essere parte di una soluzione che garantisca una pace giusta. Ha ribadito che, senza il coinvolgimento diretto di figure chiave come Vladimir Putin e Donald Trump, ogni tentativo di pace sarebbe probabilmente destinato a fallire.

Un altro tema caldo sollevato durante l’intervista è stato il suo disappunto verso la sinistra occidentale. Pur identificandosi come un uomo di sinistra, ha lamentato come molti esponenti di questa corrente abbiano preso una posizione favorevole alla guerra. Ha accusato i governi occidentali di sostenere la politica bellica dell’amministrazione Biden, aggravando così il conflitto e ignorando possibili soluzioni diplomatiche. Secondo lui, la sinistra, che storicamente ha combattuto contro la guerra, sembra oggi aver perso i suoi principi pacifisti. “Invece di concentrarsi sulla costruzione di un mondo di pace, molti governi di sinistra sono diventati complici dell’escalation bellica”, ha affermato, evidenziando come la guerra in Ucraina sia sostenuta da forze politiche che un tempo avrebbero dovuto difendere la pace.

Sul fronte economico, de Magistris ha criticato aspramente la politica economica degli Stati Uniti, in particolare l’imposizione di dazi, definendola miope e “antistorica”. Ha evidenziato come queste politiche protezionistiche non solo danneggiano gli alleati tradizionali degli Stati Uniti, ma stanno anche contribuendo a una crescente instabilità economica globale. Il suo punto di vista è che gli Stati Uniti, nel tentativo di proteggere i propri interessi, non stanno tenendo conto delle conseguenze globali di tali azioni, che danneggiano sia le economie alleate che quella interna degli stessi Stati Uniti.

Infine, de Magistris ha sollevato preoccupazioni sulla crescente spesa militare in Europa, legata al piano di riarmo proposto dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Ha criticato fortemente questa strategia, osservando che l’Europa, invece di concentrarsi su un piano per la pace, sta investendo enormi risorse nel riarmo, un approccio che rischia di portare a un’escalation del conflitto piuttosto che alla sua risoluzione. “La politica dell’Unione Europea è quella di prepararsi alla guerra, quando invece dovremmo costruire un piano per la pace”, ha affermato. L’Europa, secondo de Magistris, sta correndo il rischio di aggravare la propria situazione geopolitica ed economica, preparando il terreno per nuovi conflitti anziché lavorare per una soluzione pacifica.

Il suo intervento si è concluso con una critica alla classe politica europea, che ha definito “mediocre” e incapace di affrontare le sfide attuali. Ha avvertito che l’Europa sta rischiando di sprofondare in un abisso politico ed economico a causa della sua mancanza di visione a lungo termine e della continua dipendenza dalle decisioni politiche e economiche degli Stati Uniti. L’Unione Europea, anziché porsi come un attore autonomo e influente sulla scena mondiale, sta seguendo una linea che la rende sempre più subalterna agli interessi di potenze straniere, minacciando la sua stessa stabilità e indipendenza.

Le parole di de Magistris hanno costituito un forte invito alla riflessione sulla direzione della politica internazionale, con un appello a un ritorno al pragmatismo e al realismo. Secondo lui, la pace in Ucraina non è un sogno irrealizzabile, ma una necessità urgente che richiede un cambiamento di paradigma nella politica globale, in cui gli interessi economici e strategici siano subordinati al benessere delle popolazioni e alla stabilità internazionale. De Magistris ha concluso il suo intervento auspicando un ritorno ai principi di cooperazione internazionale, pace e giustizia sociale, che dovrebbero essere al centro delle politiche estere in Europa e nel resto del mondo.

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Buongiorno Italia | Luigi de Magistris
Intervista del 05/03/25
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