Damiano: “Sulle pensioni pesa ancora la Legge Fornero”

Cesare Damiano, ex Ministro del Lavoro e attuale Presidente di Lavoro & Welfare, è intervenuto  nel programma Buongiorno Italia di Casa Radio, condotto da Giovanni Lacagnina, per discutere temi cruciali legati alla riforma delle pensioni e all’occupazione, con uno sguardo rivolto alla Legge di Bilancio di fine anno, che sarà presentata dal governo Meloni.

 Durante l’intervista, Damiano ha affrontato questioni di grande attualità, evidenziando le sfide che il Paese deve affrontare sia in ambito pensionistico che occupazionale.

La Riforma delle Pensioni e il nodo della Legge Fornero

Uno dei temi centrali toccati da Damiano è stato quello delle pensioni. Ha sottolineato come, a distanza di anni dall’entrata in vigore della Legge Fornero, i problemi legati a questa riforma continuino a penalizzare molti lavoratori e pensionati. Secondo Damiano, la Legge Fornero ha avuto un impatto devastante soprattutto sui lavoratori più anziani, che si sono trovati costretti a prolungare la loro permanenza nel mercato del lavoro, spesso in condizioni fisiche ed economiche difficili. Questa situazione ha creato il fenomeno degli esodati, lavoratori che, a causa delle nuove regole pensionistiche, si sono ritrovati senza lavoro né pensione, una problematica che ha messo in crisi migliaia di famiglie italiane.

Damiano ha ricordato come ci sia stato un ampio consenso politico sulla necessità di ammorbidire la Legge Fornero, un obiettivo condiviso anche dalla Lega, che ha spinto per l’introduzione di misure come Quota 100 e Quota 101, che hanno cercato di rendere più flessibili i requisiti per il pensionamento. Tuttavia, Damiano ha messo in guardia sulle difficoltà legate alla gestione delle nuove norme pensionistiche, soprattutto in vista della prossima Legge di Bilancio, che dovrà rispettare le rigide normative europee in materia di finanza pubblica.

L’ex ministro ha sottolineato che, nonostante i tentativi di riforma, rimangono ancora nodi irrisolti. Una delle questioni più urgenti, secondo Damiano, è quella di trovare un equilibrio tra la sostenibilità del sistema pensionistico e la necessità di garantire ai lavoratori anziani la possibilità di andare in pensione in tempi ragionevoli, senza dover lavorare fino a un’età troppo avanzata. In questo senso, ha espresso la necessità di una riforma più ampia e strutturata che vada oltre le soluzioni temporanee, come Quota 100, e che tenga conto delle esigenze di tutte le categorie di lavoratori, inclusi coloro che svolgono mansioni fisicamente logoranti.

La situazione occupazionale: dati contrastanti

Damiano ha poi spostato l’attenzione sulla situazione del mercato del lavoro, evidenziando come, nonostante alcuni segnali positivi, il Paese sia ancora lontano dal raggiungere gli obiettivi europei in termini di occupazione. Ha citato il tasso di occupazione, che attualmente si attesta intorno al 62%, un dato ancora troppo basso rispetto alla media europea. Sebbene il tasso di disoccupazione sia sceso al 6,5%, Damiano ha sottolineato che l’Italia resta indietro di circa dieci punti rispetto alla media occupazionale dell’Unione Europea, un divario che continua a penalizzare il nostro sistema economico e sociale.

Questo miglioramento apparente nei dati sulla disoccupazione, ha spiegato Damiano, non è sufficiente per parlare di una vera ripresa del mercato del lavoro. Il Paese continua a soffrire di problemi strutturali che impediscono una crescita sostenibile dell’occupazione. Damiano ha criticato la qualità del lavoro creato negli ultimi anni, evidenziando come molti dei nuovi posti di lavoro siano precari, con contratti a termine o part-time involontari, che non garantiscono una vera stabilità economica ai lavoratori.

Le sfide della Legge di Bilancio

Con la Legge di Bilancio ormai alle porte, Damiano ha espresso preoccupazione per le scelte che il governo dovrà fare per conciliare le esigenze di bilancio con le pressioni politiche e sociali. Ha evidenziato come il margine di manovra sia limitato dalle regole europee, che impongono rigidi vincoli di spesa e deficit. Nonostante questo, Damiano ha insistito sulla necessità di non abbandonare le riforme del mercato del lavoro e del sistema pensionistico, che restano prioritarie per garantire una maggiore equità sociale.

Secondo Damiano, è fondamentale che la Legge di Bilancio contenga misure in grado di incentivare la creazione di posti di lavoro stabili e di qualità, in particolare per i giovani e per le categorie più deboli. Ha fatto appello al governo affinché eviti di puntare solo su politiche di contenimento della spesa e tagli, ma investa invece in politiche attive del lavoro, formazione e innovazione tecnologica, settori in cui l’Italia è ancora troppo indietro rispetto agli altri Paesi europei.

Un altro aspetto critico sollevato da Damiano riguarda le pensioni minime, che, secondo lui, devono essere aumentate per garantire una vita dignitosa agli anziani, molti dei quali vivono con redditi al di sotto della soglia di povertà. Ha sottolineato come sia necessario riformare il sistema previdenziale in modo tale da redistribuire meglio le risorse, premiando chi ha lavorato per tanti anni e rendendo più giusto il sistema di calcolo delle pensioni.

Riflessioni sulla disoccupazione giovanile e la fuga di cervelli

Damiano ha espresso grande preoccupazione per la disoccupazione giovanile, un problema che continua ad affliggere il Paese. Ha denunciato il fenomeno della cosiddetta “fuga di cervelli”, con migliaia di giovani talentuosi che ogni anno lasciano l’Italia per cercare migliori opportunità di lavoro all’estero. Questo fenomeno, ha spiegato, non solo impoverisce il capitale umano del Paese, ma rappresenta anche un segnale preoccupante del fallimento delle politiche occupazionali italiane.

Per contrastare questa tendenza, Damiano ha proposto una serie di interventi mirati, tra cui l’introduzione di incentivi fiscali per le imprese che assumono giovani e investono in formazione. Ha sottolineato l’importanza di un sistema di istruzione e formazione più allineato con le esigenze del mercato del lavoro, in modo da facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e ridurre il gap tra domanda e offerta di competenze.

In conclusione, l’intervento di Cesare Damiano nel programma Buongiorno Italia ha messo in luce le sfide cruciali che il governo dovrà affrontare nei prossimi mesi, in particolare in vista della Legge di Bilancio. La riforma delle pensioni e la situazione occupazionale sono due temi strettamente collegati, che richiedono un approccio equilibrato e lungimirante per evitare che il Paese rimanga intrappolato in una spirale di stagnazione economica e disuguaglianza sociale. Damiano ha ribadito la necessità di affrontare queste sfide con coraggio e determinazione, per garantire un futuro migliore ai lavoratori e ai pensionati italiani.

 

 

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