Costruire il domani: integrazione e innovazione del settore immobiliare e bancario. Nuovi modelli abitativi ed inclusione sociale nel prossimo futuro

La 4 giornata di CERSAIE 2024 ha visto in agenda un Convegno dal tema attuale con la partecipazione di 4 ospiti d’eccezione, moderati da Paolo Leccese, Direttore Editoriale di CASA RADIO. L’Onorevole Massimo Bitonci, politico italiano attualmente Sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy nel governo Meloni; Cesare Damiano, esponente di spicco del Partito Democratico, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali durante il Governo Prodi, forte promotore delle leggi e normative riguardanti la sicurezza sul lavoro tra cui spicca la Legge 81/2008 – Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro; Fabio Millevoi, Direttore ANCE Friuli Venezia Giulia, pensatore e “futurista per necessità” che negli ultimi anni ha offerto riflessioni importanti sul futuro dell’abitare, soprattutto in relazione all’innovazione, alla sostenibilità e alle sfide sociali; Alessandro Scandurra, architetto italiano noto per il suo approccio creativo all’architettura e al design urbano vincitore dell’edizione 2024 del Tile Competition il nuovo Concorso Internazionale di Architettura che premia i migliori progetti eseguiti con piastrelle di ceramica italiane certificate Ceramics of Italy.

L’Onorevole Bitonci ha aperto la tavola rotonda complimentandosi per la Fiera CERSAIE, punto di riferimento per il settore a livello mondiale, puntando l’attenzione sul profondo significato che il termine “Made in Italy” ha in tutto il mondo, sinonimo di eccellenza, qualità e cura, esprimendo plauso per il decreto Salva Casa che consentirà a molti italiani di sanare le difformità in maniera più agevole.

I Futuri della casa e le case del futuro

Alla domanda di Leccese su come saranno le case del futuro Fabio Millevoi, autore anche del saggio illuminato “Breve storia sui futuri della casa“, sottolinea come nel cambio della vocale ci portiamo dietro un cambio di paradigma dove possiamo immaginare diverse risposte alle sfide del nostro tempo, come la sostenibilità, l’invecchiamento della popolazione e le emergenze ambientali. Millevoi ritiene che il futuro non è scritto e l’approccio ad esso deve partire dalla domanda “What if?”, “Cosa potrebbe accadere se…?”

Di fronte ai profondi cambiamenti sociali attuali, Millevoi ritiene che stiamo viaggiando a fari spenti, mentre una macchina più veloce avrebbe bisogno di fari più potenti. Egli pone una domanda ai presenti: “Domani vivremo in città che sono sinonimo di sostenibilità o in città che garantiscono soltanto la sopravvivenza?”

Le sfide da affrontare

Millevoi ritiene che due sono le sfide che ci troviamo ad affrontare: il cambiamento climatico e l’automazione del lavoro e le risposte saranno influenzate dai nostri comportamenti attuali.

Il tema dell’integrazione e innovazione nel settore immobiliare e bancario, in relazione ai nuovi modelli abitativi e all’inclusione sociale, rappresenta una sfida cruciale per il futuro. La rapida evoluzione tecnologica e i cambiamenti socio-economici richiedono un ripensamento profondo delle politiche abitative e dei servizi finanziari, che devono essere sempre più inclusivi, sostenibili e accessibili. 

L’architetto Scandurra pone l’attenzione su come in questo tempo veniamo costantemente sorpresi da una realtà in continuo cambiamento. Ci troviamo a relazionarci con comunità tridimensionali, dove il fulcro non è più la famiglia tradizionale e dove le società sono fluide anche nel modo di vivere la casa. Sottolinea come la domanda che il comparto dovrebbe porsi è come mettersi in gioco e quali strumenti dare ai progettisti per mettersi in gioco. Concetto che esprime anche nel suo libro “Casa Rebus”.

Il cantiere digitale

L’ex Ministro Damiano ha una visione moderna del futuro del lavoro. Cita come 1963 le morti sul lavoro sono state 4700 all’anno, ben 13 al giorno, a fronte delle  1000 all’anno (3 al giorno) attuali. Egli auspica il “cantiere digitale” dove ogni operaio venga identificato all’ingresso, abbia un contratto regolare e dispositivi di protezione con microchip al fine di monitorarne il corretto utilizzo.

Damiano non si esime dal sottolineare come il 25% del rischio degli incidenti sul lavoro in cantiere sia dovuto all’incomprensione linguistica di operai stranieri e visualizza il cantiere come una grande torre di Babele. In chiusura del suo intervento l’ex Ministro sollecita i giovani studenti presenti alla tavola rotonda a studiare, creare, inventare il proprio futuro nell’ottica di conciliare vita privata e lavoro, in maniera profondamente diversa rispetto al proprio tempo.

Il futuro che ci attende

Alla domanda su come gli ospiti vedono il futuro, Millevoi sottolinea come in ANCE egli si confronta con giovani imprenditori, con un DNA profondamente diverso da quello dei propri genitori, che vivono l’incertezza come unica certezza del loro presente e del loro futuro. Egli sollecita la società e le istituzioni a prendere atto che siamo in una società geriatrica “di vecchi” ma non “per vecchi” e nel cambio di preposizione si configura del business per le attuali generazioni, tenendo conto di due elementi: la velocità del cambiamento e l’interconnessione tra neuroscienze, genomica, intelligenza artificiale e robotica.

L’architetto Scandurra sottolinea come in città, piccole e grandi, si parli ormai di sviluppo di quartieri combinato allo sviluppo delle comunità. I professionisti si trovano ad applicare sempre di più procedure di controllo qualità al fine della valutazione di costi e benefici, con un controllo più puntuale dei dati.

L’intelligenza artificiale ed i posti di lavoro

L’ex Ministro Damiano risponde alla domanda se sia vera la preoccupazione secondo la quale chat GPT toglierà lavoro alle persone. La risposta dell’ex Ministro è positiva, auspicando la fine di lavori inutili, sostituiti dall’intelligenza artificiale e l’emersione di lavori innovativi, sollecitando quindi l’assunzione di generazioni giovani in grado di utilizzare i moderni mezzi digitali.

La tavola rotonda si chiude con uno sguardo al prossimo futuro ed un incoraggiamento ai giovani presenti ad alzare lo sguardo, essere curiosi, studiare e prepararsi per ricostruire nel nostro Paese un tessuto sociale che sembra ormai scomparso.

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