La ceramica italiana stima per il 2024 vendite totali a 376 milioni di metri quadrati (+1,9%). La flessione nel mercato edile incide sulle prospettive per il 2025. Le decisioni a livello Ue su revisione sistema ETS, BREF Ceramico e contrasto alla concorrenza sleale decisive per la competitività dell’industria ceramica nazionale.
Il presidente di Confindustria Ceramica, Augusto Ciarrocchi, ha esposto una visione complessa del mercato, rivelando che, nonostante un leggero incremento delle vendite di piastrelle nel 2024, il settore delle costruzioni è previsto in calo dell’1,5% nel 2025. In aggiunta, vi è stata una sostanziale stagnazione nel mercato interno, con molte aziende costrette ad adottare misure di cassa integrazione a causa di una crisi di domanda. Dice il Presidente: “Il contesto competitivo nel quale le nostre aziende sono chiamate ad operare sarà determinato da decisioni di straordinaria importanza che l’Europa prenderà nei prossimi mesi, per le quali chiediamo il supporto ed il sostegno di tutte le istituzioni nazionali ed europee. Siamo a favore di una decarbonizzazione pragmatica, che avvenga in tempi adeguati alle tecnologie realmente disponibili, evitando però di continuare a penalizzare la nostra industria che, grazie ai rilevanti investimenti fatti nel corso degli anni, ha già avviato percorsi con riduzione nelle emissioni che non hanno pari nel contesto internazionali. E’ essenziale che nella definizione delle norme in tema ambientale si abbandoni l’approccio ideologico fin qui seguito – che definisce aprioristicamente il traguardo ed i tempi -, senza considerare quali siano i possibili percorsi da intraprendere per arrivare al risultato. ”
Risposta alla bassa domanda e preparazione per il futuro
Il settore ha risposto alla bassa domanda con un aggiornamento degli impianti e delle linee produttive, mirando a posizionarsi favorevolmente per un futuro recupero della domanda. Tuttavia, la situazione rimane tesa, con oltre 3.000 dipendenti posti in cassa integrazione e molti altri coinvolti in ristrutturazioni aziendali e investimenti produttivi.
Le sfide geopolitiche e le richieste al governo
I dirigenti presenti alla conferenza stampa, hanno sottolineato come le tensioni geopolitiche globali e le decisioni politiche europee avranno un impatto cruciale sul settore. In particolare, hanno fatto riferimento alla necessità di una transizione industriale verde, sottolineata anche da Ursula von der Leyen, e alle recenti discussioni sul Clean Industrial Act.
Il settore ha inoltre evidenziato la necessità di rivedere il sistema ETS e di adottare misure che prevengano la delocalizzazione produttiva, chiedendo un sostegno concreto da parte delle istituzioni nazionali ed europee per affrontare queste sfide.
La conferenza ha toccato anche temi di competitività internazionale, con particolare attenzione alla crescente importazione di ceramica a basso costo dall’India e dalla Cina, che mette a rischio le aziende locali a causa di pratiche commerciali ritenute sleali. Di conseguenza, è stata espressa la necessità di politiche e strumenti di difesa commerciale più efficaci, tra cui l’aumento delle tariffe anti-dumping.
Un altro fattore di competitività sono anche le infrastrutture al servizio dei distretti della ceramica emiliani, romagnoli e laziali rappresentano un fondamentale fattore di competitività. In particolare, la Bretella Campogalliano Sassuolo è attesa nei primi mesi dell’anno ad alcuni passaggi fondamentali, quali l’approvazione del bando per la realizzazione del project financing complessivo di tutte le opere di ammodernamento relative all’intera A22 del Brennero, alla Cispadana ed alla Bretella Campogalliano Sassuolo.
Chiudendo la conferenza, il presidente di Confindustria Ceramica ha espresso un cauto ottimismo, sottolineando l’importanza delle strategie adottate per navigare questo periodo turbolento. L
La situazione del settore ceramico italiano rimane quindi in bilico, con speranze di recupero che dipendono fortemente dalle capacità di adattamento e innovazione delle aziende, nonché dal supporto continuo e rinnovato delle istituzioni a tutti i livelli.