Cosa accomuna una ingegnera finlandese di inizio Novecento e la comunicazione equa?
Quale filo lega questa ingegnera finlandese di inizio Novecento con il Senato italiano?
Scopriamolo insieme!
La prima donna a laurearsi in Finlandia in ingegneria fu Jenny Markelin, che iniziò i suoi studi in ingegneria stradale e idrica nel 1900 e si laureò nel 1905.
Markelin mirava a diventare un’ispettrice del lavoro, e nel 1906 ricevette una borsa di studio per recarsi in Inghilterra e studiarne l’ispettorato del lavoro.
Markelin, durante e dopo gli studi, per familiarizzare con diverse condizioni lavorative viaggiò in Danimarca, Germania e Svizzera tra il 1907 e il 1908.
Nel 1908 riuscì nel suo intento professionale e venne nominata assistente dell’ispettrice statale del lavoro Vera Hjelt.
L’ispezione professionale era un campo importante in cui venivano monitorate le condizioni di lavoro di coloro che lavoravano in occupazioni industriali, una delle prime figure professionali in materia di sicurezza sul lavoro.
Vera Hjelt, che all’inizio della sua carriera era la superiora di Markelin e non aveva studiato al Politecnico, nel suo libro “Donne nelle occupazioni utili”, del 1888, esortò tutte le donne a studiare e a candidarsi alle diverse posizioni lavorative, compresi i campi tecnici.
Nel suo libro descrisse il Politecnico come segue: “Lo scopo dell’Istituto Politecnico di Helsinki è quello di fornire un insegnamento organizzato sistematicamente con un’istruzione scientifica e pratica.”
Nel 1913 fu istituito a Helsinki un ufficio di ispettorato municipale del lavoro femminile, e Markelin fu scelta come prima ispettrice (1913-1918).
Nel 1914, con una borsa di studio della città di Helsinki, si recò in Svezia, Norvegia e Danimarca e conobbe le condizioni della popolazione attiva nelle più grandi città industriali di questi paesi nordici e la legislazione che regolava le condizioni di lavoro e d’igiene.
Dopo i viaggi, Markelin, nell’ispettorato municipale, affrontò le criticità dei settori del tabacco, della carta, del tessile e di altre fabbriche, di negozi, ristoranti e officine.
Un esempio dei problemi della vita lavorativa finlandese affrontati da Jenny Markelin: 1915 a Helsinki c’erano quasi 50 stabilimenti balneari e in questi un paio di centinaia di donne addette ai bagni, il cui orario di lavoro poteva arrivare fino a 15 ore e venivano pagate in mance. Inoltre, a loro carico era l’acquisto di saponi, detersivi, spazzole con i propri fondi. La spiegazione del datore di lavoro era che altrimenti avrebbero sprecato i beni e i materiali.
Coi suoi rapporti, le sue denunce su giornali e riviste, in conferenze e presentazioni sulle condizioni che riscontrava nei vari ambiti lavorativi contribuì a migliorarne le condizioni di lavoro.
Nel 1918 fu eletto membro del Comitato statale delle assicurazioni sociali e prestò servizio come membro del Comitato sociale della città di Helsinki. Fu vicepresidente dell’Unione nazionale delle donne finlandesi, membro del consiglio direttivo dell’Associazione finlandese per la riforma sociale, membro del consiglio di sorveglianza dell’Associazione per il lavoro domestico e vicepresidente dello stesso consiglio.
Dopo la sua morte avvenuta il 1 aprile 1929 di lei si scrisse: “L’amministrazione dell’assistenza sociale del nostro Paese ha perso in lui uno dei suoi dipendenti più devoti e migliori.”
Ma cosa accomuna questa ingegnera finlandese di inizio Novecento alla comunicazione equa?
L’ultimo giorno di maggio del 1905, il quotidiano Helsingfors-Posten menzionò la signora Jenny Markelin, una ingegnera neolaureata, dicendo che era “la prima donna ingegnere della Finlandia”. Dopo molte donne architetto, Markelin era la prima donna laureata al Dipartimento di Ingegneria. Il giorno successivo, i più grandi giornali in lingua svedese e finlandese della zona di Helsinki ripeterono parola per parola la notizia della prima donna ingegnere.
La notizia della prima donna ingegnere finlandese raggiunse gran parte del Granducato di Finlandia durante la prima settimana di giugno del 1905. Dopo i giornali, la notizia fu ripetuta, con lievi modifiche editoriali, dalle riviste.
Una notizia educativa del 1905 che contribuì a cambiare l’idea che si aveva delle donne nelle professioni tecniche e che divenne virale sulla stampa in una settimana.
Quale filo lega questa ingegnera finlandese di inizio Novecento con il Senato italiano?
Parlerò prossimamente di Jenny Markelin in un bell’evento organizzato da Side by Side e Stesi dalle Tesi:
Scoprendo, condividendo, valorizzando, Tesi di Laurea.
21 giugno 2024, alle 16:30.
Senato, Sala S. Maria in Aquiro, piazza Capranica 72, Roma
Dunque se il linguaggio e la comunicazione sono così importanti potevamo non dedicarci il prossimo evento in presenza?
Comunicare l’EQUITA’!
Europa Experience, piazza Venezia 6, Roma.
20 giugno dalle 16:00 alle 19:00.
‘donna, immagine città’ e Casa Radio saranno insieme per un evento in presenza e contemporaneamente trasmesso in radio.
Raggiungeteci a Europa Experience.
Registrarsi a: info@immaginecitta.org
Il prossimo evento social di ‘donna, immagine città’, si terrà su Clubhouse, app scaricabile gratuitamente sul cellullare e che funziona come una radio interattiva:
L’Agorà di Aspasia: chi ha paura dell’Intelligenza artificiale?
26 giugno dalle 21:30.
Raggiungeteci su Clubhouse!
Informazioni per partecipare a: info@immaginecitta.org
Sito di ‘donna, immagine città’: https://www.immaginecitta.org