Ca’ d’Oro a Venezia: curiosità e misteri del palazzetto dorato

intervista dot.ssa Isabella Botti Storico dell’Arte

Nel cuore pulsante di Venezia, lungo il Canal Grande, si erge uno degli edifici più affascinanti e storicamente ricchi della città: Ca’ d’Oro, il “Palazzo d’Oro”. Questo elegante edificio, con la sua facciata gotica ornata da preziosi dettagli, non è solo una delle meraviglie architettoniche di Venezia, ma anche un luogo intriso di curiosità e misteri che continuano a incantare storici, artisti e visitatori. Esempio di gotico fiorito veneziano.

Il nome “Ca’ d’Oro” significa letteralmente “Casa d’Oro”, e l’origine di questo appellativo è avvolta nel mistero. La facciata del palazzo, realizzata nel XIV secolo, è decorata con eleganti sculture e merletti di pietra, che, un tempo, erano ricoperti di foglia d’oro. Questo dono dorato avrebbe conferito al palazzo un aspetto splendente che rifletteva i raggi del sole e si rifletteva nell’acqua del Canal Grande, creando l’illusione di un edificio interamente dorato. Tuttavia, con il passare dei secoli e i successivi restauri, l’oro è andato perduto, lasciando il nome come ricordo di un tempo in cui il palazzo brillava come un gioiello.

CASA FONDACO

Era una casa-magazzino, un edificio, cioè, in cui nelle città di mare si conservavano le merci e, talvolta, alloggiavano gli stranieri. La parola, di origine medioevale, deriva dal greco pandókos, “albergo”, passando per l’arabo funduq, termine più vicino al concetto di magazzino. Di solito il fondaco era una struttura larga e bassa: il pianterreno o il seminterrato erano riservati alle merci, mentre gli eventuali locali ai piani superiori erano destinati alle persone.

La Ca’ d’Oro ha avuto diversi proprietari nel corso dei secoli, ma uno degli episodi più misteriosi riguarda il suo uso durante il periodo della Dominazione Napoleonica. Durante la breve occupazione di Venezia da parte di Napoleone, il palazzo fu trasformato in una sorta di “palazzo dei duchi”, ma la sua funzione precisa rimane oscura. Alcuni storici suggeriscono che il palazzo fosse usato come residenza per nobili in esilio o come centro di amministrazione, ma mancano documenti concreti che confermino queste teorie. Inoltre, si racconta che durante questo periodo ci fossero feste segrete e riunioni che avvenivano sotto il velum del mistero, alimentando leggende di incontri con figure influenti e di intrighi politici.

Il cortile interno di Ca’ d’Oro è un altro luogo ricco di fascino e mistero. Questo spazio, con le sue eleganti colonne e archi, era un tempo un punto focale della vita sociale del palazzo. Tuttavia, una delle curiosità meno conosciute riguarda un presunto passaggio segreto che si dice conduca a un’altra parte del palazzo o addirittura a una rete sotterranea di canali. Nonostante i tentativi di esplorare e mappare questi passaggi, finora non sono stati trovati collegamenti definitivi, alimentando speculazioni su possibili vie di fuga o tesori nascosti.

Dal 1927, Ca’ d’Oro ospita una delle collezioni d’arte più importanti di Venezia, grazie all’opera di restauro e di acquisizione del collezionista Guglielmo di San Giorgio, che la trasformò in una casa-museo. La collezione include opere di maestri rinascimentali come Mantegna, Bellini e Tiepolo, oltre a preziosi mobili e arredi. Tuttavia, l’acquisizione della collezione stessa è avvolta da un velo di mistero. Pare che San Giorgio abbia acquistato molti dei pezzi in circostanze dubbie, da mercanti e collezionisti che non erano completamente trasparenti riguardo alla provenienza delle opere. Alcuni dipinti, in particolare, sono stati trovati in condizioni straordinarie, suggerendo che potrebbero essere stati restaurati o addirittura falsificati per accrescere il loro valore.

Un’altra curiosità affascinante riguarda un ritratto di Madonna che si trova all’interno del palazzo. Questo dipinto, attribuito a Giovanni Bellini, è famoso non solo per la sua qualità artistica ma anche per le sue misteriose origini. Si racconta che il ritratto sia stato ritrovato nascosto in una parete durante un restauro negli anni ’50, avvolto in una tela vecchia e malmessa. La leggenda vuole che il dipinto fosse stato nascosto per proteggerlo da furti o per occultarne l’autenticità. Ancora oggi, alcuni studiosi sospettano che il ritratto possa nascondere elementi nascosti, visibili solo sotto particolari condizioni di luce o con l’uso di tecnologie avanzate.

Come molti antichi edifici veneziani, anche Ca’ d’Oro è al centro di storie di fantasmi e apparizioni. I racconti popolari narrano di un presunto fantasma di una giovane donna che si aggirerebbe nel palazzo, specialmente nei pressi del cortile e delle stanze superiori. Alcuni affermano che questa apparizione sia legata a una tragedia avvenuta secoli fa, quando una giovane nobildonna fu trovata morta in circostanze misteriose. Anche se non esistono prove concrete, le leggende hanno contribuito a creare un’atmosfera di mistero intorno al palazzo.

Uno degli aspetti più affascinanti della Ca’ d’Oro è la sua facciata  gotica, adornata da intricati dettagli ornamentali. Tuttavia, una curiosità interessante è che molti dei dettagli più sottili erano inizialmente nascosti dalla dannazione della polvere e dall’erosione naturale. Recenti restauri hanno rivelato motivi intricati e decorazioni che erano stati dimenticati o ignorati per secoli. I restauratori hanno scoperto che molte delle sculture e delle decorazioni in pietra erano state scolpite con tecniche avanzate per l’epoca, comprese incisioni e dettagli decorativi che richiedevano una precisione straordinaria.

Infine, Ca’ d’Oro ha ispirato numerose rappresentazioni nella cultura popolare e nella letteratura. Dai romanzi ai film, il palazzo è spesso descritto come il luogo ideale per storie di intrighi, amori impossibili e misteri. Questo riflette non solo il fascino estetico dell’edificio, ma anche la sua lunga storia di mistero e ambiguità, che continua a stimolare l’immaginazione di scrittori e artisti.

In conclusione, Ca’ d’Oro non è solo un monumento alla magnificenza del gotico veneziano, ma un palazzo intriso di leggende e segreti che continuano a incantare chiunque lo visiti. La sua bellezza e il suo mistero lo rendono un luogo dove ogni angolo racconta una storia e ogni dettaglio nasconde un enigma. Una visita a Ca’ d’Oro è un viaggio attraverso i secoli, ricco di sorprese e fascino inaspettato.

Oggi la Ca D’Oro conserva una delle collezioni più interessanti quella del Conte Giorgio Franchetti (Sansovino, Mantegna, Tiziano, Lombardo, Van Dick…) che acquistò il palazzo alla fine dell’800; fa parte dei musei nazionali del Veneto.

Ascolta ora il Podcast:

ABITARE L’ARTE | Ca d’Oro
Puntata del 25/11/24
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