AMA: Cambio al Collegio Sindacale della municipalizzata dei rifiuti di Roma

Una delle figure più esperte del panorama amministrativo capitolino torna sotto i riflettori: Ulderico Granata, attuale presidente del CdA di CAPITALE LAVORO Spa, è stato designato da Roma Capitale per ricoprire un ruolo strategico nel nuovo collegio sindacale di Ama, la municipalizzata dei rifiuti della Capitale. Una scelta che segna il ritorno di una “vecchia conoscenza” dell’amministrazione locale in una posizione chiave, con compiti delicati in materia di controllo e vigilanza sulla gestione aziendale.

Granata, già vicepresidente di Ater Roma e con una lunga esperienza nel Cda di Capitale Lavoro, si prepara dunque a lasciare l’incarico attuale per assumere quello in Ama. La sua nomina si inserisce in un più ampio quadro di designazioni decise dalle commissioni capitoline Bilancio, Ambiente e Cultura, che hanno espresso parere favorevole su tre nomi indicati dal Campidoglio per il rinnovo del collegio sindacale di Ama e per la Film Commission Roma e Lazio.

Un profilo tecnico e di fiducia

Classe dirigente di lungo corso, Ulderico Granata rappresenta uno dei punti di continuità con l’apparato tecnico-politico dell’amministrazione capitolina. La sua nomina è considerata, da più osservatori, un segnale di stabilità e di affidabilità, in un settore – quello dei rifiuti – che negli ultimi anni ha vissuto turbolenze gestionali, difficoltà operative e tensioni politiche.

La sua lunga carriera tra pubblico e partecipate lo ha visto spesso al centro di incarichi delicati: dalla vice presidenza di Ater Roma all’attuale guida di Risorse per Roma, dove ha contribuito a traghettare l’azienda anche dopo l’avvicendamento tra la giunta Zingaretti e quella Rocca in Regione Lazio. Un’esperienza consolidata che ora verrà messa al servizio di Ama, in un momento cruciale per l’azienda e per il futuro del servizio di raccolta rifiuti a Roma.

Il nuovo collegio sindacale: tra esperienza e debutti

Accanto a Granata, faranno parte del nuovo collegio sindacale anche Pietro Leuci, già presidente dell’Ipa e con esperienza nei collegi sindacali del Car; e Serena Viselli, sindaco di Ceprano e con ruoli nella revisione contabile di realtà pubbliche come l’azienda speciale Frosinone Formazione e Lavoro.

Insieme, i tre avranno il compito di garantire la legalità e la correttezza delle determinazioni aziendali, assicurando un presidio tecnico di alto livello in un momento in cui Ama è sotto i riflettori anche per la sua riorganizzazione interna e per il piano di rilancio dell’igiene urbana cittadina.

Le altre nomine: Uva alla Film Commission

Le designazioni votate in commissione riguardano anche altri settori. In particolare, per la Film Commission Roma e Lazio è stato scelto il professor Christian Uva, docente dell’Università Roma Tre, esperto di cinema e comunicazione. Uva entrerà come vicepresidente della Fondazione, su indicazione dell’assessore alla Cultura, Massimiliano Smeriglio, che ha sottolineato la volontà dell’amministrazione Gualtieri di rilanciare il ruolo del Campidoglio all’interno dell’organismo, puntando sul cinema come leva culturale ed economica.

Il Campidoglio stringe il cerchio

Le nomine deliberate rappresentano un’ulteriore mossa strategica della maggioranza guidata dal sindaco Roberto Gualtieri per consolidare le posizioni chiave all’interno delle partecipate e degli organismi culturali. Una distribuzione degli incarichi che combina esperienza e innovazione, con l’inserimento di figure tecniche affidabili e la valorizzazione di profili già noti nell’ambiente capitolino.

In questo contesto, la scelta di Ulderico Granata come figura di garanzia per Ama si inserisce in una linea di continuità, ma anche di rilancio: la municipalizzata dei rifiuti, reduce da anni di criticità, avrà bisogno nei prossimi mesi di una governance solida e competente. Il suo ruolo sarà determinante per sostenere, sul piano tecnico e contabile, il nuovo corso aziendale.

Uno scenario in evoluzione

Resta ora da vedere quali saranno le prime mosse del nuovo collegio sindacale, chiamato ad affrontare dossier delicati come il piano industriale, le partecipazioni in corso, e soprattutto il monitoraggio dei bilanci in una fase in cui si moltiplicano le pressioni per migliorare i servizi ai cittadini. La nomina di Granata potrebbe rappresentare anche una sponda istituzionale per il dialogo tra Ama e gli altri attori del sistema pubblico romano.

Il segnale che arriva da Palazzo Senatorio è chiaro: Roma Capitale vuole rafforzare il presidio sulle sue partecipate strategiche, scegliendo professionalità collaudate e compatibili con gli obiettivi della nuova governance. In questa logica, la figura di Granata emerge non solo come “vecchia conoscenza”, ma come ingranaggio cruciale per garantire equilibrio, trasparenza e competenza amministrativa nella gestione di un settore tanto critico quanto decisivo per il decoro della città.

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