Oggetti, idee e futuro: quando la stampa 3D incontra blockchain e intelligenza artificiale

In questa puntata de L’Italia che Vale, io, Emiliano Cioffarelli, e Angelica Bianco ci siamo avventurati su un ponte che unisce creatività e tecnologia, visione e concretezza, futuro e presente. Il ponte lo ha costruito idealmente il nostro ospite, Fabio Monteleone, ingegnere, architetto, fondatore e CEO di The Genesys, startup deep-tech con base a Milano. Una realtà italiana che guarda al mondo.

Fabio ci ha parlato di un presente che, a un primo sguardo, sembra fantascienza: un sistema decentralizzato di stampa 3D che sfrutta blockchain e intelligenza artificiale, capace di rivoluzionare il modo in cui concepiamo la produzione di oggetti. Altro che fabbriche centralizzate e catene di montaggio: qui parliamo di un ecosistema digitale, in cui ogni file 3D può diventare un oggetto reale stampato ovunque, senza mai perdere controllo, qualità e autenticità.

Il limite storico della stampa 3D nel B2B, ci racconta Fabio, è sempre stato il rischio di perdere il controllo sul file 3D, ovvero sull’identità stessa dell’oggetto. Condividi un file e non sai più chi lo stampa, come, con quali materiali, se viene contraffatto o se ne ne vengono prodotti migliaia di copie illegali.

The Genesys cambia le regole del gioco: non viene mai condiviso il file 3D. L’oggetto viene stampato direttamente attraverso una piattaforma connessa alla stampante dell’utente finale, in modo sicuro, tracciato e certificato grazie alla blockchain.

Nasce così un concetto innovativo: “Proof of Print”, un certificato digitale legato al singolo oggetto stampato. In quel certificato trovi tutto: timestamp, tipo di macchina, chi ha acquistato, chi ha stampato, materiali usati. È l’oggetto stesso ad avere un passaporto digitale.

Le applicazioni? Infinite. Fabio ci ha fatto esempi concreti: immaginate di acquistare un paio di scarpe su un marketplace, cliccare “acquista” e riceverle stampate in casa in poche ore, senza spedizioni internazionali, packaging e CO₂. O immaginate una statuetta degli Oscar stampata con un numero seriale integrato nel materiale, come fosse un’opera d’arte unica.

Le grandi aziende, ma anche gli artigiani o i designer emergenti, possono vendere ovunque nel mondo senza spedire nulla. Il design vince sulla produzione, e questo è un ribaltamento vero nel panorama della manifattura.

Un aspetto fortissimo che emerge è quello della sostenibilità. Questo sistema abbatte  le emissioni per trasporto e logistica, la necessità di magazzini, la sovrapproduzione e lo spreco.

Gli oggetti vengono prodotti solo su richiesta, solo dove servono, solo nella quantità richiesta. Il sogno di ogni commerciale e la fine del “produco e poi vediamo se vendo”.

In più, The Genesys è già al lavoro su applicazioni nel bioprinting: tessuti organici stampati in 3D. La startup è stata selezionata da un incubatore in India per esplorare questa frontiera.

Abbiamo incontrato un imprenditore giovane, visionario ma con i piedi per terra, che costruisce una tecnologia potente e concreta, a servizio di chi ha idee da realizzare. Perché alla fine, lo abbiamo detto spesso: le idee sono nulla senza un ecosistema che le rende possibili.

Con The Genesys, oggi la manifattura smette di essere un privilegio di pochi, e diventa una rete distribuita in cui ognuno può creare, produrre e vendere.

Ecco l’Italia che vale.
Quella che innova, protegge, condivide e costruisce un futuro possibile.
Un futuro già iniziato.

In primo piano

Collabora con noi

Promuovi il tuo business con noi!

Siamo proiettati al 100% verso il nostro pubblico che, ci segue e si fida per la nostra straordinaria capacità di scegliere i migliori partners sul mercato.

  • Seleziona categoria

  • Seleziona l'autore