Il 29 luglio 2025 segna la tappa conclusiva di un percorso innovativo promosso dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia: Architech Day, giornata dedicata alla presentazione pubblica di cinque proposte progettuali sviluppate nell’ambito di Lympha, primo incubatore verticale pubblico italiano focalizzato su architettura, tecnologia e impatto sociale .
In programma alla Casa dell’Architettura di Roma, l’evento è un momento cruciale per valorizzare l’ingegno e la capacità progettuale degli architetti come motori del cambiamento urbano: non più forma fine a sé stessa, ma funzione collettiva, visione sociale, rigenerazione. Lympha nasce proprio con l’obiettivo di promuovere soluzioni che coniughino design, innovazione e inclusione sociale, superando barriere economiche, digitali e culturali .
Lympha: un incubatore pubblico per l’innovazione urbana
Lympha è un modello pionieristico nel panorama italiano: prima iniziativa pubblica rivolta a startup di architettura ad alto impatto sociale. Attraverso una call nazionale lanciata il 15 aprile 2025, l’OAR ha selezionato team guidati da architetti da tutto il Paese per partecipare al percorso di pre-incubazione in programma dal 15 maggio al 15 luglio . L’evento finale – Architech Day – è appena un esito formale di questo percorso strutturato e condiviso.
Il comitato scientifico coinvolto include esponenti del mondo professionale, accademico e istituzionale: Roberta Bocca (vicepresidente OAR), Matteo Aliotta (growth manager), Guido Del Re (presidente Ass. Valore delle Idee), Michele Franzese (Rome Future Week), Emanuele Rumi Rios (GPDLEX Law Clinic Luiss), Elisabetta Maggini (ANCE Roma Giovani), Giovanna Gori (Unindustria), Berenice Marisei (Lazio Innova), Antonio Trimboli (ingegnere inventore) e Paolo Leccese (direttore editoriale Casa Radio) .
L’obiettivo: stimolare un ecosistema di innovazione urbana collaborativo tra enti pubblici, startupper, professionisti e cittadini, con particolare attenzione ai segmenti vulnerabili che faticano ad accedere alle infrastrutture urbane.
I cinque progetti dell’Architech Day
1. Lala Turbine
Energia eolica domestica urbana
Una turbina verticale compatta e silenziosa, progettata per balconi, tetti e colonnine di ricarica. Facile da installare, economica e riciclabile, Lala consente la produzione di energia pulita anche in contesti con venti deboli. L’integrazione con infrastrutture di ricarica rende queste installazioni fonti attive di riduzione della povertà energetica urbana .
Team: Piergiorgio e Sebastiano Palamara.
2. Bettyloo
Il bagno pubblico anti‑gap di genere
Un progetto che risponde all’81 % delle donne che dichiarano di temere i bagni pubblici. Bettyloo adotta un design ergonomico studiato su misura per il corpo femminile, garantendo accessibilità, facilità d’uso e utilizzo outdoor. La soluzione brevettata riduce code e disagi, rappresentando un manifesto di equità urbana e progettazione consapevole .
Team: Piergiorgio Forgione, Arianna Lana, Augusto Nasini.
3. Ricaricati
Dalle colonnine elettriche ad agorà urbane
Viste come infrastrutture, le colonnine di ricarica diventano luoghi di sosta e socialità: grazie all’inserimento di elementi come il «Sampietrone» reinterpretato come seduta urbana. Oltre alla ricarica di dispositivi mobili, offrono informazioni turistiche e divengono spazi attivi di socialità urbana .
Team: Giulio e Marco Duranti.
4. stradar.IO
Orientare chi è rimasto indietro
Un totem digitale attivo 24/7, progettato per orientare homeless e persone in difficoltà verso mense, dormitori, servizi sanitari. Interfaccia chiara, accesso immediato alle informazioni in tempo reale: una rete urbana per connettere i invisibili ai servizi essenziali e alle istituzioni, con approccio umano e collaborativo .
Team: Sandro Giannasca, Giovanni F. Zintu, Nili fard Morteza.
5. vespaSIAMO
Igiene urbana come diritto
Struttura urbana modulare, gratuita, accessibile 24 ore su 24: servizi igienici, docce e lavatoi per persone senza fissa dimora e per tutti i cittadini. Una risposta concreta a bisogni essenziali, nata dall’ascolto diretto dei margini urbani. Design, manutenzione semplificata, rispetto del contesto: igiene come diritto primario, non privilegio .
Team: Benedetta Franco, Daniele Lotti, Giorgia Manieri, Davide Pecoraro.
Accessibilità sociale ed energia sostenibile nel design urbano
L’urbanistica contemporanea richiede soluzioni sempre più integrate: mix di sostenibilità ambientale, accessibilità universale, innovazione tecnologica e attenzione alla parità di genere. I progetti selezionati da Lympha incarnano questo approccio, proponendo idee replicabili sia nelle grandi città sia nei borghi, capaci di tornare risposta a questioni urbane reali come emergenza abitativa, polarizzazione energetica e frammentazione sociale.
“L’architetto deve tornare a essere una figura centrale nella visione del futuro, non solo sotto il profilo tecnico-artistico, ma anche come leader nei processi di innovazione” – sottolinea Paolo Anzuini, consigliere OAR e coordinatore scientifico di Lympha. – “Non basta raccogliere ed elaborare dati: dietro ogni grande innovazione ci sono la capacità inventiva e l’intelligenza naturale di grandi esseri umani.”
Il ruolo dell’OAR e il progetto “Italia Made in Italy”
Architech Day si inserisce nel più ampio programma di iniziative dell’OAR legate alla valorizzazione della creatività e dell’ingegno italiano. Il 15 aprile 2025 è stata lanciata una call nazionale in occasione della Giornata nazionale del Made in Italy (anniversario della nascita di Leonardo da Vinci), accompagnata dalla mostra «Expo e Made in Italy: Futuro in Mostra». Attraverso questa giornata e le iniziative collegate, l’OAR ha coinvolto oltre 150.000 architetti italiani nella piattaforma nazionale OAR Now! e circa 20.000 tra iscritti e non nella Capitale, incluse scuole secondarie superiori, per sensibilizzare le nuove generazioni sul valore dell’attività inventiva .
La mostra, curata da Erica Agnelli e Tiziana Pecoraro, ha ripercorso le innovazioni architettoniche Italiane dagli Expo di Milano 2015 fino all’Expo Osaka 2025, con un focus sul legame tra architettura e creatività, tecnologia e identità nazionale .
Architech Day non è soltanto una vetrina di idee: è l’esito tangibile di un modello replicabile. Lympha dimostra che l’architettura, se concepita come incubatore sociale, può generare nuove forme di convivenza, abilitare diritti, stimolare economia diffusa e accessibile. È un paradigma in cui istituzioni, professionisti e comunità collaborano sul piano progettuale e operativo.
Guardando al futuro, l’OAR annuncia l’intenzione di estendere ulteriormente il modello: aprendo nuove call, mostre itineranti, collaborazioni con altri ordini e istituzioni europee, con l’aspirazione di fare di Roma un laboratorio permanente d’innovazione urbana.
Architech Day e Lympha rappresentano una svolta per l’architettura italiana: un approccio dove sostenibilità ambientale, accessibilità sociale e design urbano convergono in proposte concrete. Cinque idee – Lala Turbine, Bettyloo, Ricaricati, stradar.IO, vespaSIAMO – portano alla luce come la creatività professionale possa trasformare il tessuto urbano, dando forma a una città più giusta, inclusiva e sostenibile.
Dal 15 aprile alla Casa dell’Architettura, passando per i mesi di incubazione fino al 29 luglio, è stato un viaggio collettivo. Il dato politico e culturale è chiaro: in Italia, l’architetto può essere inventore di soluzioni radicali, veicolo di cambiamento, di coesione e di innovazione sociale.
L’appuntamento è ora al palco dell’Architech Day: dove non si vedrà solo presentazioni, ma soprattutto possibilità di apprendimento, ispirazione e progettualità concreta. Un’architettura non estetica, ma sociale; non decorazione, ma dignità; non isolata, ma condivisa.









