De Marco: “L’aumento delle spese militari non e’ la risposta giusta alle necessità sociali”.

Loredana De Marco, durante il suo intervento sull’incontro che si è svolto con gli ex sindaci si Porto Torres, ha affrontato un tema di grande rilevanza che sta animando il dibattito politico a livello locale e nazionale , l’aumento delle spese militari a livello europeo. In una riflessione che ha coinvolto anche altre realtà della Sardegna e d’Italia, l’ex Presidente del Consiglio Comunale della città turritana,  ha sottolineato l’importanza di una collaborazione tra i comuni per affrontare le grandi sfide che il Paese si trova a dover fronteggiare, ma ha anche voluto porre l’accento su una questione che riguarda il futuro del paese e delle sue risorse.

Porto Torres, ha detto la De Marco, come altri comuni in Sardegna e in tutta Italia,  deve collaborare per affrontare le grandi sfide. E proprio parlando di scelte che influenzano il nostro futuro, ho voluto consegnare al sindaco un ordine del giorno per chiedere che il consiglio comunale si esprima su un tema importante: l’aumento delle spese militari a livello europeo.

Non siamo contrari alla difesa, sia chiaro. Ma crediamo che l’aumento delle spese militari non sia la risposta giusta. Quei soldi potrebbero essere meglio spesi in cose che riguardano direttamente la vita quotidiana delle persone, come la sanità, l’istruzione e il lavoro. Aumentare le spese militari significa dover togliere risorse da altri settori fondamentali, e questo potrebbe farci vivere peggio, invece di migliorare la nostra sicurezza. Inoltre, concentrarsi solo sulle armi e sulla guerra non risolve i veri problemi, come la povertà, la disoccupazione e la sanità. Dobbiamo trovare soluzioni pacifiche per risolvere i conflitti, non solo armarci sempre di più.

Ogni giorno i cittadini sono in una guerra silenziosa, una lotta per sopravvivere, per garantire una vita migliore. Invece di sprecare risorse nel riarmo, dovremmo concentrarci su ciò che davvero conta: la sanità, l’istruzione, il lavoro e la sicurezza delle persone.

Ho discusso questa proposta con la dirigenza del Movimento 5 Stelle durante una call e l’hanno colta subito, riconoscendone l’importanza. Il nostro impegno contro l’aumento delle spese militari prosegue e si concretizzerà anche nella manifestazione nazionale che il Movimento ha organizzato a Roma per dire NO al riarmo il prossimo 5 aprile.
Non è un’azione contro la difesa, ma un segnale forte per dire che la pace non si costruisce con le armi, ma con il dialogo e la diplomazia.

La proposta, in linea con l’iniziativa che Movimento 5 Stelle sta portando avanti sarà portata a tutti i livelli istituzionali( comune regioni province ).
È giusto che anche i cittadini e le istituzioni locali abbiano voce su questioni che incidono sul loro futuro!

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