Giovanardi: “Dopo 44 anni dalla strage di Ustica viene ancora negata la verità”

Carlo Giovanardi, ex ministro italiano, è intervenuto nel programma “Buongiorno Italia” di Casa Radio, condotto da Giovanni Lacagnina, per discutere della strage di Ustica avvenuta il  27 giugno 1980, che causò la morte di 81 persone e rimane ancora oggi , dopo ben 44 anni, senza responsabili accertati.

Il  volo DC9 Itavia, decollato dall’aeroporto Marconi di Bologna e diretto a Palermo, non arrivò mai a destinazione, precipitando nelle acque vicino all’isola siciliana di Ustica.  Il disastro aereo di Ustica è uno degli episodi più oscuri della storia dell’aviazione civile italiana e continua a essere oggetto di dibattiti e inchieste. Le cause dell’incidente non sono mai state definitivamente accertate, e nel corso degli anni sono state avanzate diverse ipotesi, tra cui l’esplosione di una bomba a bordo e l’abbattimento da parte di un missile durante una battaglia aerea.

Giovanardi ha affermato: “Dire che fu un missile o una battaglia aerea ad abbattere il DC9 dell’Itavia è come dire che Enzo Tortora era uno spacciatore di droga e un camorrista. La tesi del missile è una macroscopica bugia, una menzogna della senatrice Bonfietti e dei suoi adepti. Ho avuto l’onore e l’onere di rappresentare al Parlamento quello che era veramente accaduto a Ustica, e cioè che l’aereo precipitò per l’esplosione di una bomba a bordo. La Bonfietti continua a dire che la verità è la famosa ordinanza sentenza del giudice Priore, ma dimentica di dire che l’ordinanza del giudice Priore mandò a giudizio alcuni generali, che poi furono assolti perché ‘il fatto non sussiste’.

Dal punto di vista tecnico, giudiziario-penale e parlamentare, è stato accertato che il DC9 venne abbattuto dall’esplosione di una bomba nella toilette di bordo. Ripeto, è come se si dicesse che Enzo Tortora era uno spacciatore di droga perché fu arrestato per spaccio, ma si dimenticasse di dire che poi fu assolto con formula piena.

Purtroppo, anche grandi giornali e autorevoli testate giornalistiche continuano a ripetere le stesse menzogne, smentite non al bar, ma in anni di processi. Noi dell’Associazione per la verità sul disastro aereo di Ustica lottiamo per la giustizia, per sapere chi piazzò quella bomba. È inaccettabile che i 150 milioni del processo civile – continua Giovanardi- siano finiti in mano a due avvocati, utilizzati per ragioni estranee allo scopo. Nessuno ne parla, e siamo diventati lo zimbello del mondo. Sono indignato che non si cerchi il responsabile della tragedia e si dia soddisfazione alle famiglie delle vittime. Siamo arrivati a 35 versioni diverse della battaglia aerea, l’ultima riguarda gli israeliani. Ci facciamo ridere dietro da tutto il mondo.”

Le dichiarazioni di Giovanardi sottolineano la sua posizione netta riguardo alla causa dell’incidente e la sua frustrazione per la mancanza di risposte definitive e la continua disinformazione sulla vicenda.

Ascolta ora il Podcast:

BUONGIORNO ITALIA | Carlo Giovanardi
Puntata del 27/04/24
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