Archiviati i precedenti eventi, di cui trovate informazioni nei podcast precedenti, con Paolo Leccese ho parlato di un prossimo evento che realizzeremo, come ‘donna, immagine città’ e Casa Radio: “Comunicare l’Equità!”.
Equità nel linguaggio, nella comunicazione, nei media per la costruzione di una società più prospera e sostenibile per tutte e tutti, indipendentemente dal genere, da fattori generazionali, etnici, di abilità, di orientamento sessuale.
Perché l’equità non è solo un valore economico ma un fattore di: crescita economica, coesione sociale, sviluppo sostenibile.
Trasmettere messaggi, informazioni o concetti in modo equo e giusto significa essere consapevoli dei propri pregiudizi e cercare attivamente di evitare discriminazioni.
L’equità può garantire a tutti gli individui pari accesso alle risorse, alle opportunità e ai diritti fondamentali.
Vi aspettiamo il prossimo 20 giugno a Europa Experience, piazza Venezia 6, Roma, dalle 16:00.
Per informazioni e registrazione: info@immaginecitta.org
‘donna, immagine città’ e i suoi eventi
Tra un evento dal vivo e l’altro organizziamo anche dei momenti social di riflessione, in special modo su Clubhouse, app vocale scaricabile gratuitamente e che funziona come una radio interattiva.
Nella mia piacevole chiacchierata del mercoledì con Paolo ho accennato proprio a questi eventi, e in uno degli ultimi abbiamo parlato di cinema e precisamente del femminile e maschile sul grande schermo.
Uno dei film trattati è stato “Aliens – scontro finale” del 1986.
Un film che ben si collega al discorso del linguaggio rispettoso, un linguaggio per l’equità.
Interessante, infatti, lo scambio di battute dei protagonisti con il dottore che è un robot. Tutti lo chiamano sintetico e lui precisa che “noi preferiamo persona artificiale”.
Una battuta che allora permise, in modo indiretto, di porre l’accento sul concetto di linguaggio rispettoso delle persone, dei loro sentimenti e sensibilità, che proprio in quegli anni iniziava a essere argomento di divisiva discussione nella multietnica società statunitense, e con meno enfasi anche nella vecchia Europa.
Esoscheletri
Chiunque abbia visto il film ricorderà le scene di combattimento di Ripley, la protagonista, con indosso un esoscheletro.
Un affascinante e suggestiva scena di una tecnologia all’epoca in fase di studio e ben lungi dalle attuali evoluzioni e applicazioni.
Negli anni ’70 si sviluppa il primo progetto di esoscheletro di potenziamento: “Hardiman” della General Electric negli Stati Uniti.
All’epoca la mancanza di elettronica e controllori digitali non rese possibile il funzionamento e la messa in sicurezza durante l’uso di questa macchina.
Dobbiamo aspettare il 21° secolo per vedere la comparsa sul mercato dei primi prodotti esoscheletrici. Una delle prime applicazioni è stata la riabilitazione dell’andatura in pazienti con ictus e lesioni del midollo spinale.
In seguito furono presentati diversi prototipi di esoscheletri militari finalizzati ad aumentare la forza e la resistenza dell’utilizzatore.
All’incirca nel 2014 diverse aziende hanno iniziato a sviluppare esoscheletri per uso industriale, per migliorare produttività e ridurre il carico all’operatore. Naturalmente l’uso non è esente da rischi che devono essere valutati attentamente ed è necessaria una corretta informazione e formazione all’operatore.
Le dimensioni, il peso e la struttura rigida degli esoscheletri sono sempre stati dei vincoli e dei fattori che li rendono di non facile utilizzo. Per questo motivo negli ultimi anni si parla sempre di più di exosuit, ossia morbidi dispositivi robotici realizzati principalmente in tessuto.
Prossimi eventi social e in presenza
Su Clubhouse, app scaricabile gratuitamente sul cellullare e che funziona come una radio interattiva, il 27 maggio alle 21:00 si terrà:
200 anni di ingegnere e ponti
Parteciperanno:
Patrick Francesco Bamonte, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Politecnico di Milano.
Sonia R. Marino, architetta ed european ergonomist, fondatrice e presidente di ‘donna, immagine città’ e ‘Integronomia, ricerca e formazione in ergonomia / ingegneria dei fattori umani e sostenibilità’.
Il prossimo 20 giugno ‘donna, immagine città’ e Casa Radio saranno insieme per un evento in presenza e contemporaneamente trasmesso su Casa Radio:
Comunicare l’EQUITA’!
Europa Experience, piazza Venezia 6, Roma.
Per informazioni sugli eventi e su come partecipare scrivere a:
info@immaginecitta.org
Siti di riferimento
Sito di ‘donna, immagine città’: https://www.immaginecitta.org